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Crescita record degli impieghi: la finanza etica non conosce il credit crunch

CRESCITA RECORD DEGLI IMPIEGHI: LA FINANZA ETICA NON CONOSCE IL CREDIT CRUNCH
L’ASSEMBLEA DEI SOCI DI BANCA ETICA APPROVA UN BILANCIO IN ATTIVO

Padova, 25 maggio 2009_L’Assemblea generale dei Soci di Banca Etica riunita sabato 23 maggio ad Abano Terme ha approvato un bilancio 2008 che mostra risultati sorprendenti sul fronte della raccolta e degli impieghi realizzati dalla prima banca in Italia che opera interamente secondo i principi della finanza etica sostenendo le organizzazioni non profit, impegnate nel sociale e nella tutela dell’ambiente. Ancora più incoraggianti i dati relativi ai primi mesi del 2009 che mostrano un’accelerazione importante dei finanziamenti concessi: nei primi 4 mesi dell’anno gli impieghi sono cresciuti del 21% su base annua contro il +2% della media del sistema bancario rilevata dall’ultimo rapporto dell’Abi (Monthly Outlook di aprile).
Nel 2008 Banca Etica ha registrato una crescita sostenuta della raccolta (+16% dai 486 milioni di euro nel 2007 ai 573 milioni di euro nel 2008) e degli impieghi (+15% dai 373 milioni di euro del 2007 ai quasi 429 milioni del 2008 – i dati si riferiscono all’accordato) e con un utile netto pari a 1,27 milioni di euro. Sebbene il dato sull’utile sia in calo rispetto all’esercizio 2007, si tratta di un risultato comunque soddisfacente visto il contesto di crisi generalizzata che ha colpito l’intero sistema finanziario internazionale.
“Mentre si conferma la tendenza del sistema bancario ad un credit crunch che penalizza le realtà produttive, Banca Etica non solo conferma la sua mission di dare credito al sociale ma in controtendenza aumenta i volumi finanziati favorendo la crescita di un’economia reale vitale al paese”, ha detto con soddisfazione il direttore generale di Banca Etica, Mario Crosta.
La folta platea di soci provenienti da tutta Italia si è confrontata sulle opportunità e sui rischi che l’attuale crisi economica e finanziaria può comportare per la finanza etica, ribadendo la volontà di impegnarsi sempre più per diffondere un modello di finanza e di banca orientato al bene comune e non alla sola massimizzazione dei profitti.