Penso che la mia esperienza in banca etica sia come un piccola goccia nel grande oceano del mondo economico. Sono un sacerdote di Bergamo. Durante i miei anni di formazione in seminario ero rimasto che le banche finanziassero la vendita di armi nei paesi poveri. Allora mi dissi: quando divento prete e avrò anche io un mio conto, devo trovare la banca che non utilizzi i soldi per le armi. perciò seguivo con interesse lo sviluppo di Banca Etica. Ebbi la fortuna di organizzare un incontro presso oratorio di Petosino – Sorisole, dove ero curato, con Gotti Giorgio delle Acli nel 2001. Grazie a Giorgio ho deciso di diventare socio comprando le mie prime due azioni e investire i miei risparmi con un certificato di deposito. Con un altro incontro nel 2004 con Andrea Bravi, ottimo consulente, a Olmo, dove nel frattempo ero diventato parroco, decisi di aprire il mio conto corrente. Io di finanza non sono un esperto, ma credo che tutti possiamo fare qualcosa per migliorare il mondo, partendo dai nostri soldi.