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GIT Bologna

Gruppo di Iniziativa Territoriale di Banca Etica

Finanza e benessere al Liceo Minghetti

“Il benessere è un concetto univoco?come si misura?che impatto ha la finanza su di esso?come cittadini, che ruolo e che potere d’influenza abbiamo in questo senso?”

Questi alcuni degli interrogativi su cui il Git di Bologna e gli studenti del Liceo Minghetti hanno riflettuto, discusso e giocato nelle quattro giornate delle “coloriture” di quest’anno (Febbraio 2016).  Le coloriture sono progetti di didattica alternativa a cui partecipano i ragazzi degli ultimi tre anni di scuola superiore, scegliendo fra diverse proposte formative. Quest’anno anche il GIT di Bologna ha fatto la sua proposta: mettere in discussione l’univocità del concetto di ben-essere, riappropriandosi della sua definizione, e recuperare l’idea originale di una finanza che sia strumento di realizzazione degli obiettivi collettivi condivisi. Il percorso ha preso avvio con “il gioco delle banche”, un’attività partecipativa sull’impiego responsabile del risparmio e sull’impatto che le scelte individuali di investimento hanno sul benessere aggregato. Partendo dalle tematiche sollevate dal gioco, i ragazzi hanno elaborato un loro indicatore di ben-essere, immaginandosi di costituire una microsocietà che dovesse fissare un’agenda di priorità e prospettive. Poi, seguendo gli spunti offerti dal gioco, ci siamo addentrati nel mondo della finanza: dopo un momento di alfabetizzazione finanziaria, abbiamo trattato di microcredito, paradisi fiscali, derivati ed investimenti (ir)responsabili. Le lezioni interattive su questi temi sono state tenute da relatori interni al mondo di Banca Etica, senza i quali il progetto non sarebbe stato possibile. Questi momenti più specificatamente didattici si sono alternati alla presentazione di esperienze del territorio legate in diversa misura alla finanza etica : Banca Etica, Ares, Arvaia. Abbiamo inoltre avuto il piacere di avere con noi R. Mercadini, che con il suo monologo “noi siamo il suolo, noi siamo la terra” ha proposto una visione originale del rapporto fra economia ed ecologia. Infine, il percorso si è concluso con una sorta di valutazione socio-ambientale svolta dai ragazzi su realtà del territorio da loro scelte, sempre facendo riferimento all’indicatore di ben-essere della classe. I riscontri avuti dai ragazzi sono stati decisamente positivi e penso che anche chi ha partecipato in qualità di relatore sia tornato a casa con qualche riflessione da approfondire. Al di là delle nozioni, spero e credo si sia riusciti a trasmettere un po’ di quel senso di possibilità di cui questo momento storico sembra essere così sprovvisto.