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Nuove norme per i salvataggi delle banche – Banca d’Italia spiega come funzionerà il “bail-in”

Una direttiva dell’Unione Europea intitolata “Bank Recovery and Resolution Directive (BRRD)” introduce in tutti i Paesi Europei regole armonizzate per prevenire e gestire le crisi delle banche e delle imprese di investimento. La direttiva è stata recepita in Italia.

Le nuove norme europee mirano a gestire le crisi bancarie attraverso strumenti che includono l’utilizzo di risorse del settore privato (così detto “bail-in”, cioè “salvataggio interno”), con l’obiettivo dichiarato di ridurre gli effetti negativi sul sistema economico ed evitando che il costo dei salvataggi gravi sui contribuenti.

La Banca d’Italia ha pubblicato un documento contenete domande e risposte su questo tema. Il documento integrale è scaricabile qui.
 

In sintesi – secondo il documento diffuso da Banca d’Italia –  il “bail-in” è uno strumento che, in specifici casi di dissesto di una banca previsti dalla normativa, consente la riduzione del valore delle azioni e di alcuni crediti o la loro conversione in azioni per assorbire le perdite e ricapitalizzare la banca in dissesto in misura sufficiente a ripristinare un’adeguata capitalizzazione e a mantenere la fiducia del mercato.

Gli azionisti e i creditori della banca non potranno in nessun caso subire perdite maggiori di quelle che sopporterebbero in caso di liquidazione della banca secondo le procedure ordinarie.

In nessun caso verranno toccati i depositi in conto corrente di importo fino a 100.000 € che sono protetti dal sistema di garanzia dei depositi.

Per un’analisi politica della direttiva sui salvataggi delle banche europee con il ricorso alle risorse dei privati risparmiatori e investitori qui potete leggere i commenti di