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Abitare in periferia Servizi, socialità e tempi di vita nella aree fragili

Sabato 14 marzo a Rovigo un convegno promosso dalla Fondazione Culturale Responsabilità Etica per proporre soluzioni alle sfide sociali poste dalle periferie urbane e dalle aree rurali e montane

Centri storici degradati, periferie urbane prive di servizi, aree rurali o montane soggette a spopolamento, zone esposte a rischi ambientali di origine naturale o artificiale: sono queste le condizioni di fragilità in cui vive tanta parte della popolazione italiana, da Nord a Sud del Paese. In queste aree fragili si moltiplicano i disagi: lo scarso presidio del territorio può portare ad un peggioramento delle condizioni ambientali; la lontananza da poli di sviluppo costringe a lunghi spostamenti o ad accettare lavori precari. Il fatto che la popolazione delle aree fragili sia molto rarefatta crea problemi nell’erogazione dei più diversi servizi e la socialità rischia di affievolirsi.

Eppure questi punti di debolezza possono essere volti in positivo utilizzando anche gli strumenti della finanza etica. Il tema sarà affrontato nel corso di un convegno promosso dalla Fondazione Culturale Responsabilità Etica (Gruppo Banca Etica), dalla Circoscrizione dei soci polesani di Banca Popolare Etica e dalla Provincia di Rovigo.

Abitare in periferia
Servizi, socialità e tempi di vita nella aree fragili
14 marzo 2009 – Rovigo – Palazzo Celio, ore 9.00

La questione sarà affrontata da una duplice prospettiva: teorica, la mattina, con il contributo di alcuni ricercatori; pratica, il pomeriggio, con la presentazione di alcune interessanti esperienze di rivitalizzazione territoriale, con particolare attenzione ai servizi commerciali, socio-assistenziali, culturali, al superamento del “digital divide” e ad alcuni tentativi innovativi di ripopolamento. Si cercherà così di individuare alcune possibili vie di sviluppo locale sostenibile che possano essere di esempio per le regioni periferiche.

Il convegno è il quarto di un ciclo di incontri con cadenza annuale dedicato alle aree fragili del nostro paese: dopo aver affrontato il tema generale dell’economia leggera per aree fragili, nel 2006, negli anni successivi sono stati approfonditi problemi più specifici quali l’energia (2007) e la mobilità (2008). Quest’anno si parlerà invece di disagio abitativo.

PROGRAMMA
Mattino

Analisi della situazione – Coordina Salvatore Rao, Assessore Politiche Sociali della Provincia di Torino

Introduzione: Giorgio Osti, Università di Trieste

Le dimensioni del buon abitare: vecchi stereotipi, nuovi indizi – Antonio Tosi, Politecnico di Milano

Una lettura dei territori alpini tra innovazione e fragilità – Federica Corrado, Politecnico di Torino

Il disagio insediativo dei piccoli comuni: tipologie e (qualche) risposta – Sandro Polci, Serico-Gruppo Cresme, Roma

Pomeriggio

Presentazione di risposte innovative – Coordina Claudio Ferrari, Fondazione Culturale Responsabilità Etica

Distretti dell’economia solidale – Davide Biolghini, Forum Cooperazione e Tecnologia – RES

Case ad un euro ed ecovillaggi – Giovanni Carrosio, Roberta Cucca, Sociologi dell’ambiente e del territorio

Provvidenti Borgo della Musica – Teresa Mariano, komArt Srl per BORGHI ARTISTICI

Superamento digital divide in comuni rurali e montani – Romeo Broglia, Provincia di Parma

La domiciliarità – Mariena Scassellati Galetti, La Bottega del Possibile, Torre Pellice (TO)

Il piano unitario dell’Alta Val di Cecina (PI) – Patrizia Novelli (ULS 5) – Silvia Bianchi (Società della Salute)