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Banca Etica chiude il Bilancio 2008 con una crescita importante della raccolta (+16%) e degli impieghi (+15%) e con un utile netto pari a 1,27 milioni di euro.

Banca Etica chiude il Bilancio 2008 con una crescita importante della raccolta (+16%)  e degli impieghi (+15%) e con un utile netto pari a 1,27 milioni di euro.

Banca Popolare Etica – la prima Banca italiana che opera interamente secondo i principi della Finanza Etica – ha chiuso il 2008 con un utile netto pari a 1,27 milioni di Euro. Particolarmente positivi sono i dati relativi alla raccolta di risparmio, cresciuta del 16% (dai 486 milioni di euro nel 2007 ai 573 milioni di euro nel 2008) e alla concessione di finanziamenti cresciuta del 15% (dai 373 milioni di euro del 2007 ai quasi 429 milioni del 2008 – i dati si riferiscono all’accordato). Sebbene il dato sull’utile sia in calo rispetto all’esercizio 2007, si tratta di un risultato comunque soddisfacente visto il contesto di crisi generalizzata che ha colpito l’intero sistema finanziario internazionale.

“I dati di bilancio al 31 dicembre 2008 mostrano andamenti apparentemente tra loro contraddittori: la raccolta cresce del 16%, i finanziamenti concessi del 15% e quelli utilizzati del 18%. Sono moltissimi i nuovi conti correnti e a questi si affiancano nuovi prodotti e nuovi servizi. Anche lo sviluppo organizzativo ha mantenuto un ritmo costante con il generale rafforzamento della rete presente sul territorio. I soci hanno superato la soglia dei 30.000 ed è continuato il forte impegno della Fondazione Culturale che sempre più va qualificando il nostro agire in ambito sociale e culturale. Ciò che non è allineato con i dati del 2007 è l’andamento economico che si sintetizza nell’utile d’esercizio. I motivi di questo calo vanno ricercati nella consistente e repentina riduzione dei tassi di interesse operata dalle autorità centrali nell’ultima parte del 2008 in risposta alla crisi economico-finanziaria. L’abbassamento dei tassi rappresenta un beneficio per gli operatori economici, ma diventa un fenomeno da governare per chi, come Banca Etica, esercita l’attività bancaria concentrando per la quasi totalità (90%) i propri ricavi sull’intermediazione del risparmio. Governare queste fluttuazioni del mercato vuol dire garantire la sostenibilità economica della banca medesima e quindi un’assunzione di responsabilità rispetto a soci e clienti”, spiega il direttore generale di Banca Etica, Mario Crosta.

Anche il presidente di Banca Etica, Fabio Salviato, non nasconde uno sguardo ottimista sul futuro. “La crisi dei mercati incoraggia le ragioni di una finanza che sostiene un’economia con al centro la persona. I primi mesi del 2009 hanno fatto registrare una rilevante crescita dei volumi, ancora più marcata rispetto a quanto registrato nel 2008. Sappiamo bene che concentrare l’attività bancaria nell’esercizio del credito è scelta strategica, qualificante, irrinunciabile della finanza etica e responsabile; significa sostenere l’economia reale e non entrare in logiche speculative. Per dirla con un gergo più allineato a questi giorni, niente titoli tossici, nessuna alimentazione di bolle speculative, niente risparmiatori che si ritrovano depauperati dei risparmi di una vita, niente risorse pubbliche utilizzate per sanare bilanci malati. La coerenza costa, richiede sacrificio. Ma sappiamo che si tratta di un sacrificio concentrato nel breve periodo. La banca sta reagendo alle innegabili difficoltà congiunturali con un’attenta riduzione delle spese e si stanno attuando una serie di misure mirate a rendere ancora più efficiente l’organizzazione. Stiamo lavorando alla definizione di tassi che possibilmente siano disancorati dalle fluttuazioni del mercato e determinati facendo riferimento ad una “forbice di sostenibilità” definita a garanzia della gestione e dello sviluppo della banca secondo criteri orientati alla sobrietà ed all’efficienza. Sono stati con determinazione definiti gli obiettivi per il triennio: crescita del capitale sociale e considerevole incremento dei finanziamenti erogati. Obiettivi alla nostra portata. Obiettivi che con rinforzato vigore affermeranno che l’interesse più alto è quello di tutti!”