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L’app che fa conoscere chi fa economia circolare

L’app che fa conoscere chi fa economia circolare

Facciamo una chiacchierata con Nadia Lambiase, fondatrice di Mercato Circolare

Come è nata Mercato Circolare e grazie a quali risorse ha potuto muovere i primi passi?

La mission di Mercato Circolare è rendere “applicabile” il paradigma dell’economia circolare sia in termini di conoscenza, di ricerca, che di pratica industriale. In che modo? Innestando insieme l’innovazione tecnologica (abbiamo sviluppato la prima app che mette in connessione utenti e realtà dell’economia circolare) e l’innovazione sociale e culturale (sperimentiamo nuovi format di divulgazione che uniscono teatro, tecnologia e design). L’incrocio di queste due direttrici ci consente di diventare una piattaforma abilitante che crea connessioni tra cittadini, aziende, associazioni e istituzioni all’interno del paradigma dell’economia circolare. L’idea di creare una app nasce nella primavera 2017, contemporaneamente alla messa in scena dello spettacolo Blue Revolution. L’economia ai tempi dell’usa e getta dell’Associazione Pop Economix, socia di Mercato Circolare. La start up fino ad oggi si è sostenuta con i capitali dei soci, attraverso la vincita di alcuni bandi e grazie a servizi di consulenza e formazione.

Si parla molto di economia circolare, ci puoi dare una vostra sintetica definizione?

È importante riconoscere che ad oggi non esiste un’unica definizione di economia circolare. Uno studio del 2017* ne ha contate più di 114. Per noi l’economia circolare è un nuovo paradigma economico e culturale che:

  • sceglie di eleggere la natura come maestra (puntare a chiudere i cicli, riconoscere che tutto è connesso, riconoscere contemporaneamente che la vita è segnata dal limite);
  • elegge il pensiero sistemico quale strategia per progettare modelli di business in grado di usare meno risorse vergini, di preservare il valore della materia e dell’energia nel tempo, di prediligere l’uso al possesso e di generare valore dallo scarto;
  • mira a uno sviluppo sostenibile.

Avete scelto Banca Etica, perchè?

Prima di fondare Mercato Circolare ho lavorato per 10 anni in Banca Etica. Ho potuto sperimentare la forza della finanza etica e della dimensione cooperativa. Quindi è venuto spontaneo inserire la nuova esperienza imprenditoriale di Mercato Circolare all’interno della comunità di Banca Etica. Inoltre, attualmente Mercato Circolare è uno dei componenti del GIT, il gruppo di soci, di Torino e Valle d’Aosta.

Quali sono gli ostacoli che oggi incontra l’economia circolare per esprimere tutto il suo potenziale di cambiamento?

Lo studio citato prima evidenzia come, purtroppo, la maggior parte delle definizioni consideri l’economia circolare come una strategia per continuare a crescere. Il concetto di crescita non è messo in discussione e quello di limite non è preso in considerazione. Lo stesso studio sottolinea anche come, al contrario, siano poche le definizioni di economia circolare riportate all’interno del più vasto concetto di sviluppo sostenibile, dove accanto alla sostenibilità economica e ambientale viene presa in considerazione anche quella sociale.

Quali soluzioni proponete per dare una spinta all’economia circolare in Italia?

Mercato Circolare si propone come piattaforma di connessione digitale e culturale nell’ecosistema dell’economia circolare. Per prima cosa attraverso la app, che mette in connessione utenti e realtà selezionate in base a 7 criteri di circolarità: recupero e riciclo; upcycling (lo scarto di una filiera produttiva diventa input per una nuova filiera produttiva); input circolari (bio-based e riciclati); estensione vita del prodotto (riparazione, usato, rigenerazione, refill); piattaforma di condivisione; prodotto come servizio; riduzione impatto e sprechi.
Inoltre, proponiamo e ideiamo nuovi format divulgativi, come Dentro il cappello, in cui raccontiamo con tavole grafiche il nuovo piano d’azione per l’economia circolare, ed eRRRando, il web game per scoprire la gerarchia delle R dell’economia circolare. Perché tutti e tutte possano essere parte del cambiamento.

Nella vostra proposta, quali sono le opportunità per i soci e i clienti di Banca Etica?

Mercato Circolare si propone come osservatorio privilegiato sul tema e in grado di offrire consulenza a imprese, scuole e amministrazioni pubbliche. In particolare su: orientamento e valutazione (Come indirizzare la propria organizzazione verso i principi dell’economia circolare? Come misurare il proprio impatto a partire dalla lettura della circular & systemic value chain?); Engagement (Come coinvolgere i propri stakeholder nel processo di transizione verso l’economia circolare?); Networking e comunicazione strategica. Inoltre, Mercato Circolare è specializzata nell’erogazione di percorsi formativi sui temi dell’economia circolare che mescolano linguaggi quali teatro, design e tecnologia.

Quante persone lavorano con voi oggi? Quante persone e aziende avete messo in connessione?

Ad oggi in Mercato Circolare lavorano una decina di collaboratrici e collaboratori, mentre abbiamo attivato relazioni commerciali e culturali con più di quaranta soggetti tra imprese, enti e scuole in tutta Italia.

Come misurate gli impatti generato da Mercato Circolare?

Le metodologie alla base della misurazione d’impatto di Mercato Circolare sono la Teoria del Cambiamento e la catena sistemica e circolare del valore, che permettono di individuare i nessi causali tra le azioni messe in atto e l’impatto desiderato. Le aree di impatto individuate da Mercato Circolare sono: divulgazione dell’economia circolare; relazioni e coesione; pratiche circolari; equità economica e accessibilità; ricerca e innovazione; sostenibilità ambientale.

* Kirchher J., Reike D., Hekkert M., 2017, Conceptualizing the circular economy: an analysis of 114 definitions; Resources, Conservation & Recycling

photo credits: Mercato Circolare