In collaborazione con “Italia che Cambia” – Testi di Daniel Tarozzi – Video di Paolo Cignini
Lo Sport come strumento di inclusione non competitiva tra le persone, di diversa età e nazionalità. Sport e giochi di tutti i tipi, sia fisici che mentali. Da zero a centouno anni.
Questo è uno degli obiettivi della UISP, acronimo di Unione Italiana Sport per Tutti. E’ un ente di promozione sportiva che è attivo in Italia dal 1948, e che conta a livello nazionale oltre un milione e quattrocentomila soci, nato allo scopo di interpretare lo sport come uno strumento di emancipazione, di salvaguardia dell’ambiente, di tutela dei diritti e di lotta alle discriminazioni.
A Roma l’Uisp gestisce il centro sportivo Fulvio Bernardini, nel quartiere di Pietralata: impianto nato con l’intento di divenire una cittadella dello sport, con i suoi quattro ettari inseriti all’interno del Parco Regionale della Valle dell’Aniene è il più grande impianto polivalente di Roma.
“Sport per tutti era una traduzione di un principio di accesso allo sport, nessuno escluso, che si era fatto largo principalmente in ambito anglosassone” ci spiega Gianluca di Girolami, presidente della Uisp di Roma. “Noi in Italia lo abbiamo declinato come la possibilità che chiunque, secondo le proprie capacità, aspirazioni, secondo la propria ricerca di piacere e di benessere sia messo nelle condizioni di poter svolgere un attività fisica, motoria, ludica, ricreativa, sociale e di aggregazione. E’ uno strumento per far star bene, per migliorare la qualità della vita nelle città, per tutelare il patrimonio pubblico, i beni ambientali e storico-artistici-archeologici. Lo sport può essere uno straordinario strumento di valorizzazione di queste tematiche.”
Il concetto di “sport per tutti” interpreta così un nuovo diritto di cittadinanza, che interessa la salute, la qualità della vita, la socialità e l’educazione: in quanto tale merita di essere riconosciuto e tutelato pubblicamente. La Uisp a livello nazionale svolge tutte le discipline sportive olimpiche ma è anche aperta a nuove sperimentazioni e a nuovi stili di movimento, per valorizzare l’idea più generale di diritto alla libertà di movimento come parte del patrimonio culturale italiano. “Proponiamo attività sportive dentro le carceri e nei centri di salute mentale; rendiamo lo sport accessibile anche per chi ha diverse abilità: è un elemento importante, perché il para-olimpismo è uno straordinario biglietto da visita per i diversamente abili che devono confrontarsi con lo sport. Gli impianti e le palestre spesso non sono attrezzati per le necessità dei diversamente abili, anche questo è un universo che va pensato, scoperto e inventato. L’Uisp prova a fare anche queste cose.”
Un esempio molto bello che riguarda l’inclusione è la storia della squadra Liberi Nantes, la prima squadra di calcio in Italia interamente composta da rifugiati e richiedenti asilo, vittime di migrazione forzata. Nata proprio dove sorge il Centro Sportivo Fulvio Bernardini a Roma, oggi oltre a essere una squadra di calcio affiliata all’Uisp è un gruppo di escursionismo, una scuola di italiano, una storia che spiega il senso vero dello sport per tutti per come lo intende la Uisp.
“In questo che è oggi il Centro Sportivo Fulvio Bernardini sono entrato da sportivo alla fine del 2007, quando il campo da calcio era ancora un campo di pozzolana” racconta di Girolami “con l’idea di creare una squadra di calcio composta da un gruppo di ragazzi dei centri di accoglienza di Roma e provincia, a cui si offriva la possibilità due volte a settimana di giocare a calcio qua, con nessun costo per loro. E’ stata una scommessa perché immaginare dei ragazzi provenienti da decine di paesi differenti a giocare insieme in una squadra di calcio era un’idea di convivenza tutt’altro che scontata. Ma ce l’abbiamo fatta: abbiamo chiuso il primo anno, abbiamo portato i ragazzi ai Mondiali Antirazzisti dell’Uisp in Emilia Romagna, dove duecento squadre giocano senza arbitro in una grande festa di sport e di convivenza. L’anno dopo abbiamo cominciato un campionato di Terza Categoria: ecco che nacque la Liberi Nantes, che ottenne dall’allora portavoce del’UNHCR (L’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite),Laura Boldrini, il patrocinio che ancora oggi conserva.”
Banca Etica ha aiutato l’Uisp e il centro sportivo Fulvio Bernardini con un prestito: “Banca Etica ci ha osservato, ci ha chiesto di capire la nostra realtà, è entrata in sintonia con noi, ha capito quello di cui avevamo bisogno e ci ha fatto capire allo stesso tempo quello di cui un istituto di credito ha bisogno. Insieme abbiamo fatto un percorso. Io credo che l’importanza di avere incontrato Banca Etica è quella di aver imparato che con una realtà come quella di una banca si può fare un percorso comune reale.”
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