In collaborazione con Corrado Fontana di Valori.it
Il progetto Frà Sole di Assisi dimostra che anche per le grandi strutture ricettive è possibile passare a modelli di gestione sostenibili che riducano l’impatto ambientale: non a caso qualche giorno fa l’Unione Europea ha inserito il progetto nella sua piattaforma per valorizzare la circular economy.
Correva l’anno 1224 quando Francesco d’Assisi, poi diventato santo e patrono d’Italia, componeva il suo Cantico delle creature. Opera spirituale ma anche manifesto premuroso e anticipatore dell’odierna attenzione alle risorse della natura, rappresentazione di una sentita comunanza dell’uomo con l’ambiente.
Oggi, a quasi 800 anni di distanza dall’opera del “fraticello” che ha ispirato anche l’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, il progetto fra’ Sole punta a rendere green il complesso monumentale di Assisi (Pg), meta di migliaia di turisti e pellegrini ogni anno. A partire dal concreto proposito del padre custode del Sacro Convento, Fra Mauro Gambetti, che porta con sé, oltre alla dedizione religiosa, le competenze di una laurea in ingegneria meccanica a Bologna.
Un obiettivo ambizioso che, alla luce delle moderne tecnologie e delle buone prassi di sostenibilità, ha coinvolto diversi partner, tecnici e non. Da Arpa Umbria al coordinatore Sisifo, da Novamont a Erg, dal Gruppo Banca Etica a Ecozema a Valori.it, per citarne solo alcuni. Tutti impegnati in una serie di iniziative che passano necessariamente anche dalla gestione delle risorse finanziarie, idriche, dei rifiuti e dell’energia.
Addio plastica monouso…
Per cominciare dagli eventi e dalle manifestazioni organizzate dalla comunità religiosa sono stati eliminati i supporti monouso, sostituiti con prodotti biodegradabili e compostabili. Le cialde del caffè sono eco-friendly nei punti di ristoro e l’acquisto di acqua confezionata in plastica è scongiurato con l’installazione di fontanelle e con la creazione di un kit del pellegrino che include una borraccia riutilizzabile. Si stima così di abbattere un consumo di bottiglie di plastica per circa 13mila litri d’acqua l’anno. Si lavora anche al ripristino delle cisterne storiche per l’accumulo di acqua piovana destinata alle coltivazioni.
…rifiuti differenziati e riciclati
Sono già stati posati 1200 bidoni personalizzati per la raccolta differenziata che, grazie anche ad attività di formazione e a una riorganizzazione della logistica, dovrebbero ridurre la frazione generica dal 50% al 30%. In collaborazione con il Consorzio italiano compostatori, è in corso la messa in opera di un punto di compostaggio. Un impianto per trattare circa 7300 chili di materiale l’anno dalla frazione organica e dai rifiuti prodotti dalla cura del verde, per generare fertilizzanti da reimmettere nell’oliveto e negli orti della comunità.
Ganapini: “L’energia sarà tutta da fonti rinnovabili”
«In campo energetico – spiega Walter Ganapini dell’Arpa, professore e nume tutelare scientifico del progetto Fra’ Sole – si lavora per l’implementazione del fotovoltaico e dell’eolico in piccola scala, che siano compatibili con le esigenze della sovrintendenza alle Belle arti. E si mira a realizzare un fotovoltaico avanzato il cui contenuto, innovativo e molto potente, sarà pronto per l’arrivo di Papa Francesco a marzo del 2020. Si parla di trigenerazione, per avere elettricità, calore e anche raffrescamento in contemporanea. Garantendo quindi un alto rendimento energetico delle apparecchiature e del servizio al Sacro Convento. Il quale sta già compiendo la scelta di ricevere dalla rete solo energia da fonti rinnovabili». E a tutto ciò, conclude Ganapini, «La finanza etica ha aderito completamente, trovando qui occasione di sviluppo in perfetta coerenza con la Laudato si».
Finanza etica per la gestione economica
Banca Etica accompagna Fra’ Sole, sostenendo economicamente l’iniziativa e offrendo le sue competenze per assistere la comunità nelle scelte sull’uso del denaro. Con il Sacro Convento è iniziato un percorso di consulenza per la gestione delle risorse finanziare in modo eticamente orientato.
Frà Sole è un progetto ambizioso, ma possibile ed è pensato per diventare un modello replicabile nelle altre comunità religiose, magari consacrato all’interno della Economy of Francesco.
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