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La nostra storia

Quella di Banca Etica è la storia dell’impegno collettivo di persone e organizzazioni che si sono attivate per costruire un istituto di credito indipendente, trasparente, partecipato. È una storia corale, per questo il miglior modo di raccontarla è lasciare la parola a chi nella nostra banca ha trovato negli anni un partner di fiducia per sviluppare idee e progetti sulla tutela del pianeta e dei diritti delle persone.
Al servizio del mondo reale
L’ascensore sociale è bloccato per tante persone, soprattutto se donne, soprattutto se giovani. Nella migliore delle ipotesi funziona così male che ha bisogno, se non di essere sostituito, di un immediato riavvio. È una questione di modello di sviluppo, e quindi di finanza che non è più al servizio dell’economia reale, ma che l’ha soggiogata e se ne serve per alimentare la diseguaglianza. Nel 24esimo anno da quell’8 marzo la Banca ribadisce l’urgenza di essere uno strumento al servizio di quella dinamica virtuosa che ha consentito alle generazioni passate di ambire a migliorare le proprie condizioni di lavoro, di reddito e di vita nella comunità rispetto alla generazione delle nonne e dei nonni, delle madri e dei padri.
I nostri ricordi
Fare la pace coi nostri soldi

Dopo quasi 28 anni una guerra è tornata dentro i confini del Continente Europeo, plateale e feroce, con conseguenze drammatiche per la popolazione ucraina.

La finanza etica nasce dal rifiuto della guerra e di ogni forma di suo finanziamento ed è quindi pacifista senza alcun dubbio; a maggior ragione in un momento storico in cui il linguaggio belligerante rifiuta ogni forma di dissenso e il complottismo ignorante costruisce castelli di falsità che sono i suoi migliori alleati.
I nostri ricordi
Un anno di videoconferenze
Innalzate al rango di priorità dalla pandemia, che speravamo finita e che invece ci tiene ancora molto distanti, le riunioni sono ancora quasi tutte online, così come le conferenze, le consulenze delle filiali e gli incontri dei percorsi partecipativi tra soci e non solo. L’impatto delle quarantene non scalfisce l’efficacia dell’operatività, ma la compressione subita dalle nostre vite è evidente.
I nostri ricordi
L’anno dei record
Il 2020 è l’anno dei record: quelli economici, con il miglior bilancio dalla fondazione, che raccoglie i buoni frutti del 2019, quelli scientifici, con il primo Report d’Impatto della Banca che mostra la fertilità del denaro impiegato nella finanza etica e quelli, purtroppo, negativi, con la crisi economica reale causata dalla pandemia Covid 19. É l’anno dei 20 anni di Etica sgr, l’anno del nuovo Comitato Etico, e l’anno della prima Assemblea completamente online.
I nostri ricordi
20 anni di Banca Etica e tanta voglia di guardare avanti
“Venti di futuro” è il progetto per coinvolgere persone under 35 in un grande dialogo con Banca Etica finalizzato a cogliere aspettative, nuove progettualità, idee per i prossimi 20 anni della banca. La Fondazione Finanza Etica, italiana e spagnola, propongono il secondo studio sulla finanza etica in Europa mettendo in chiaro chi sostiene l’economia reale: le banche etiche concedono crediti per il 77% delle attività totali, le banche etiche tradizionali solo il 40,52%. Continuiamo a scrivere insieme questa storia!
I nostri ricordi
Cari vecchi soldi
A dieci anni dal fallimento della Lehman Brothers il movimento per la Finanza Etica torna a raccontare le cause di una crisi i cui effetti continuano a ripercuotersi sull’economia reale. Una grande installazione a Milano in Piazza Affari irrompe nel luogo simbolo della finanza per denunciare, anche grazie al lavoro del nuovo Valori.it, come poco sia stato fatto per frenare la speculazione e per raccontare la crescita positiva della finanza etica come strumento al servizio dell’economia sostenibile. Nel corso del 2018 si rinnovano le filiali di Milano e Padova, mentre a Roma la Banca supporta la mostra di Zerocalcare, fenomeno del fumetto italiano. Pietro Sermonti scrive una video lettera ai soldi, “cari vecchi soldi”, per invitarli a fare qualcosa di utile: sostenere lo sviluppo umano e ambientale.
I nostri ricordi
Innovazione, partecipazione, crescita, sostenibilità ambientale
Innovazione, partecipazione, crescita, sostenibilità ambientale: sono le parole chiave del 2017 di Banca Etica. In Italia e in Europa se ne accorgono il presidente della Repubblica Mattarella, che incontra il Presidente Ugo Biggeri ed una delegazione di Banca Etica al Quirinale, e il Parlamento Europeo dove viene presentato il Primo Rapporto sulla finanza etica. L’educazione critica alla finanza arriva su Rai Radio 2 grazie alla collaborazione con Caterpillar e la rubrica radiofonica “I soldi danno la felicità”. Banca Etica è tra i primi istituti bancari a investire in un’operazione di equity crowdfunding.
I nostri ricordi
La finanza etica viene riconosciuta in Italia
Il 2016 è stato un anno fondamentale per Banca Etica. Per la prima volta la finanza etica viene riconosciuta in Italia (modifica dell’art 111.Testo Unico Bancario), il nuovo CdA muove i primi passi si allarga la presenza sul territorio con l’apertura di una nuova filiale a Brescia e l’inaugurazione degli uffici dei banchieri ambulanti in Sardegna, in Campania e in Basilicata. Non con i miei soldi, l’iniziativa nata dall’impegno dei soci e delle socie di Banca Etica, diventa un libro edito da Altraeconomia. Banca Etica acquisisce la maggioranza azionaria di Etica Sgr, passando al 51%.
I nostri ricordi
Al servizio di un modello di sviluppo sostenibile
Nel 2015 viene inaugurata a Bilbao la Succursale di Banca Etica in Spagna. Nell’anno di Expo in Italia abbiamo raccontato l’importanza di dire no alla speculazione sul cibo e di mettere la finanza al servizio di un modello di sviluppo sostenibile. Anche quando parliamo di cibo e agricoltura. Il sito di Non con i miei soldi! è stato ridisegnato e da campagna è diventato uno strumento di educazione finanziaria. L’Assemblea straordinaria delle socie e dei soci di Banca Etica ha approvato alcune importanti modifiche allo statuto e al regolamento assembleare, introducendo il concetto di “potatore di valore” e innovando le modalità di partecipazione alla banca. E per la prima volta si è votato contemporaneamente in Italia e in Spagna.
I nostri ricordi
15 anni di Banca Etica
“La storia siamo noi”, diceva un famoso cantante. Ecco, la storia siete voi: quest’anno (e quindi questa pagina) è dedicato a tutte le foto e a tutti i ricordi che vorrete condividere su quello che state facendo per festeggiare i 15 anni di Banca Etica. Ed è parecchio a giudicare da quello che si vede nella pagina delle iniziative. Cosa festeggiamo? 15 anni di cocciuta e molto pragmatica finanza per l’economia reale. Quella con cui ognuno ha a che fare tutti i giorni.
I nostri ricordi
Banca Etica è la banca più al femminile d’Italia
Apre la filiale di Bergamo. L’Assemblea dei Soci rinnova il Consiglio di Amministrazione con una maggioranza assoluta di donne: Banca Etica è la banca più al femminile d’Italia. Ugo Biggeri viene confermato Presidente e in Consiglio entra anche Peru Sasia, candidato dell’Area Spagna. Si allarga il tavolo dei soci di riferimento con l’ingresso di Libera, Caritas Italiana e Legambiente. Il Bilancio Sociale diventa 2.0 e si trasferisce sul web per aumentare l’accessibilità e l’usabilità delle informazioni e aprirsi ai commenti degli utenti.
I nostri ricordi
Non con i miei soldi
È l’anno di “Non con i miei soldi” la campagna realizzata insieme alla Fondazione Culturale che posiziona la banca sui temi della speculazione finanziaria. Informa, sensibilizza ed educa i cittadini sull’importanza di un consapevole protagonismo in ambito finanziario. In Assemblea viene decisa la costituzione della quinta Area in Spagna, con l’obiettivo di aprire una filiale di Banca Etica insieme a Fiare. Apre la filiale di Trieste. Pop Economy, lo spettacolo teatrale sulla crisi fa il giro d’Italia: l’attivismo dei soci sul territorio si rinnova ancora una volta e vengono organizzati oltre 350 repliche in tutta Italia. Banca Etica diventa sempre più accessibile e social: vengono inaugurati un nuovo sito e il conto online.
I nostri ricordi
Cresce la presenza territoriale
Per il secondo anno consecutivo i crediti erogati aumentano del + 24%. La cooperazione sociale si afferma tra i settori più resilienti dell’economia italiana, ma soffre i crescenti ritardi nei pagamenti da parte degli Enti Locali. L’economia civile esprime un crescente bisogno di sostegno finanziario e Banca Etica invita cittadini e organizzazioni a sostenere con il proprio risparmio chi lavora per produrre valore sociale e ambientale. Si intensificano le attività di educazione finanziaria. La presenza territoriale cresce: aprono le filiali di Perugia e Ancona.
I nostri ricordi
Viene approvato il Codice Etico
Apre la filiale di Genova. In assoluta controtendenza rispetto al diffuso credit cruch Banca Etica aumenta del +24% i crediti erogati. Si conclude il quarto e ultimo mandato del presidente Fabio Salviato e di altri consiglieri storici della banca. L’Assemblea dei Soci elegge un rinnovato Consiglio di Amministrazione sotto la guida di Ugo Biggeri. Dopo anni di riflessione e lavoro con tutti gli stakeholder viene approvato il Codice Etico di Banca Etica.
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Si diffonde il termine di “risparmiatore etico”
Banca Etica compie 10 anni ed è l’unico istituto bancario in Italia a rifiutarsi di accettare i soldi che rientreranno grazie allo scudo fiscale voluto dal Governo. La scelta fa ricadere sulla banca molte attenzioni pubbliche e si diffonde il termine di “risparmiatore etico”. La ricerca promossa con la Demos di Ilvo Diamanti per la prima volta ne traccia un profilo: è disposto ad investire nelle imprese sociali e ritiene le banche, se eticamente orientate, un importante strumento di sostegno all’economia reale. Nasce la Global Alliance for Banking on Values, organizzazione mondiale di banche etiche e sostenibili.
I nostri ricordi
La finanza etica inizia a porsi come alternativa concreta al disastro economico prodotto dalle grandi istituzioni finanziarie
Apre la filiale di Bari: Banca Etica è sempre più l’istituto di riferimento per una nuova economia e coglie la sfida di investire al Sud. Intanto la crisi si esaspera, il 15 settembre 2008 fallisce Lehman Brothers, società di servizi finanziari a livello globale: è la più grande bancarotta nella storia degli Stati Uniti. Il contagio si fa virale, ne fanno le spese Irlanda, Islanda e il Sud Europa. A livello Internazionale la finanza etica inizia a porsi come alternativa concreta al disastro economico prodotto dalle grandi istituzioni finanziarie.
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Una nuova sede centrale a Padova
E’ l’anno della crisi, quella dei mutui subprime. Gli effetti pubblici si vedranno negli anni a venire, ma sui mercati finanziari la sensazione è già quella di essere di fronte a un crollo strutturale. In occasione dell’ottavo compleanno di Banca Etica, si inaugura la nuova sede centrale a Padova realizzata secondo criteri di bioedilizia e riqualificando un’area degradata. Sotto il profilo della partecipazione, nell’Assemblea dei Soci di novembre viene sottoscritto il nuovo Patto Associativo tra la Banca e i Gruppi di Iniziativa Territoriale dei soci. Apre la filiale di Palermo.
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Sempre più vicini ai territori
Apre la filiale di Torino e si avvia il processo di decentramento strategico ed operativo, finalizzato ad avvicinare la banca ai territori grazie al rafforzamento delle quattro Aree Territoriali – Nordest, Nordovest, Centro e Sud. Il dibattito assembleare è particolarmente vivace e finalizzato a migliorare alcuni aspetti dei processi di democrazia interna. Un dibattito proficuo che pone le basi per una crescita del modello associativo e partecipativo. Si intensificano le collaborazioni con Università e Istituti di Ricerca.
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Inizia il collocamento dei prodotti di Banca Etica in Spagna
Apre a Napoli la nona filiale, vero e proprio banco di prova dello sviluppo nel meridione. L’obiettivo è quello di portare al Sud capacità organizzativa e know how, collaborando con le realtà che esprimono il meglio della cultura solidale e ambientale. I dipendenti sono ormai un centinaio e il capitale sociale supera i 18 milioni di euro. I progetti finanziati raggiungono quota 1700 per un totale di 268 milioni di euro. L’Assemblea dei Soci elegge il nuovo Comitato Etico sotto la guida di Leonardo Becchetti. Parte l’operatività dell’Agenzia Fiare, collegata all’omonima fondazione, che colloca prodotti di Banca Etica in Spagna.
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Crescono le collaborazioni con mondi sempre diversi
Dal commercio equo all’agricoltura biologica, dall’economia di comunione al turismo responsabile fino all’editoria alternativa. Anche grazie a queste sinergie nasce Terra Futura, la mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità a Firenze. A Parma il presidente Salviato riceve una laurea honoris causa in Economia Politica per “i contributi fondamentali, sia operativi che culturali, alla ricerca e alla divulgazione di una idea che non separa l’etica dall’economia”.
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Nasce il Gruppo Banca Etica
Banca Etica è il primo istituto di credito ad essere chiamato ai tavoli dei Social Forum europei e mondiali, e che allo stesso tempo partecipa al tavolo della responsabilità sociale di Abi. Etica Sgr inizia a operare e nasce il Gruppo Banca Etica, l’unico con prodotti bancari e d’investimento interamente ispirati alla finanza etica. Parte il progetto Banca del Sole, il primo piano di sviluppo per il finanziamento di impianti fotovoltaici diffuso in Italia. Apre la filiale di Bologna, e si rafforza la rete dei promotori finanziari chiamati Banchieri Ambulanti. Viene costituita la Fondazione Responsabilità Etica per lo sviluppo culturale dei principi della Finanza Etica.
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L’opinione pubblica scopre l’esistenza di una banca alternativa
Il fallimento della Enron svela il lato oscuro della finanza anche all’opinione pubblica che scopre l’esistenza di una banca alternativa. Il Senato, con votazione unanime, approva un ordine del giorno che impegna il Governo al riconoscimento della specificità della finanza etica. Nasce SEFEA, Società Europea di Finanza Etica e Alternativa e nei Paesi Baschi parte FIARE, fondazione popolare per costituire una banca etica spagnola. Negli anni seguenti i rapporti si faranno sempre più stretti fino a diventare strategici. Apre la filiale di Firenze.
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La finanza etica è ormai patrimonio del “popolo delle bandiere della pace”
Un vero e proprio bene comune mutualistico e un argomento che sempre più spesso attira numerose persone e organizzazioni a incontri e convegni. La banca coglie questo entusiasmo e apre la nuova filiale di Treviso. Le persone impiegate sono 24 e i progetti finanziati oltre 700 per quasi 98 miliardi di lire. Viene pubblicato il Manifesto di Banca Etica ed esce il primo numero di Valori, mensile di economia sociale finanza etica e sostenibilità. Nasce FEBEA, la Federazione Europea Banche Etiche e Alternative.
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Il cantiere è aperto
Le tensioni associative devono essere traghettate verso un modello aziendale. Aprono le filiali di Milano, Roma, Brescia e Vicenza e si consolida la presenza in tutta Italia grazie a un rete di Gruppi di Iniziativa Territoriale (GIT), gruppi locali di soci volontari, una figura unica nel panorama bancario. Grazie ad un’intensa attività di formazione e informazione sulla finanza etica, coinvolgono sempre nuove persone e organizzazioni, stimolando la capitalizzazione. Nasce Etica Sgr, il contenitore dei valori della banca nel mondo dell’investimento.
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L’8 marzo 1999 inizia l’operatività con l’apertura della prima filiale a Padova
Entusiasmo, impegno e passaparola: grazie a questi ingredienti viene raggiunto il capitale sociale. Il 30 maggio 1998 l’Assemblea dei Soci approva il passaggio da cooperativa a banca popolare – un evento che resta ancora oggi unico e riconosciuto a livello internazionale. Il primo presidente è Fabio Salviato, arriva anche l’autorizzazione di Banca d’Italia e l’8 marzo 1999 inizia l’operatività con l’apertura della prima filiale a Padova. Con l’emergere dei movimenti che promuovono modelli economici e sociali alternativi a quelli della globalizzazione, Banca Etica rafforza la sua natura di vero e proprio capitale sociale alternativo, fatto di relazioni e idee innovative.
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Nasce la Cooperativa Verso la Banca Etica per raccogliere il capitale sociale e costituire una banca popolare
Quella di Banca Etica è una storia collettiva perché nasce dalla collaborazione di tanti percorsi e identità: volontari, cooperatori, pacifisti, ecologisti. In questi anni il Terzo Settore si afferma come movimento di organizzazioni che producono valore, anche economico, a partire da un forte pensiero politico e sociale. Dall’esigenza di trovare un riconoscimento finanziario a questo settore nasce la Cooperativa Verso la Banca Etica per raccogliere il capitale sociale e costituire una banca popolare. Migliaia di persone e organizzazioni diventano socie e si attivano dal basso per diffondere il progetto.
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