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La Fondazione Franchin Onlus: per il Futuro dei Giovani con Disabilità

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La Fondazione Franchin Onlus: per il Futuro dei Giovani con Disabilità

La Fondazione Simon Franchin nasce da un enorme dolore, ma a partire da questo è riuscita, negli ultimi 26 anni a garantire assistenza e supporto a 80 ragazzi affetti da disabilità grave o gravissima e alle loro famiglie.

Tutto è iniziato quando, al momento del parto, un errore medico rende Simon, il figlio di Angelo e Graziella – all’anagrafe Maria Malesan – gravemente disabile. “Il ragazzo – racconta Stefano Dalla Mutta, consulente della Fondazione dalla sua genesi – non è in grado di parlare e camminare, è cresciuto in carrozzina. Quando la famiglia ha scoperto di aver ottenuto un risarcimento di circa tre miliardi di lire, nel 1995, ha scelto di destinare l’intera cifra alla costituzione di una Fondazione che si occupasse del “dopo di noi” per tutti i ragazzi che avevano gli stessi problemi di Simon”.

“Da questa idea – spiega – è nata la Fondazione Franchin Onlus, costituita nel 1999”. All’inizio gestivano un centro diurno, dove trovavano accoglienza 20 ragazzi. “Ad Angelo e Graziella non bastava: avevano in mente di dare un futuro alla vita di Simon anche dopo la loro morte. Dal 2000 hanno iniziato con la prima costruzione di due case famiglia, che ospitano ancora oggi 20 ragazzi disabili gravi e gravissimi”. Nelle case famiglia i ragazzi sono assistiti 24 ore su 24. Negli anni sono nate ulteriori strutture: oggi la Fondazione ne gestisce sei, più il centro diurno e un’altra struttura con una palestra, una sala riunioni di quasi 200 posti e una camera sensoriale per i ragazzi. Garantisce assistenza stabile a 80 persone: 60 residenziali e 20 nelle ore del giorno. I servizi si estendono ai pazienti di 10 aziende sanitarie locali.

Un enorme investimento, non solo economico

La famiglia Franchin ha investito molto nella Fondazione, non solo destinando l’intero risarcimento ma anche capitali propri, derivanti dall’attività commerciale gestita da Angelo: “Oggi – riporta Dalla Mutta – contiamo circa 10 milioni di euro di valore patrimoniale immobiliare”. Oltre al riconoscibile valore sociale, Fondazione Franchin ha anche un importante impatto occupazionale, garantendo lavoro a 93 persone tra educatori, operatori sociosanitari e personale medico e infermieristico. I primi anni non sono stati facili, come spiega il commercialista: “Oggi siamo a regime e la fondazione è satura, tutti i posti sono occupati, ma la regione ci fornisce quote per ogni persona che ospitiamo e ci sono voluti parecchi anni per arrivare a questo punto. Non è stato facile gestire tutti i costi che c’erano di costruzione delle strutture, per esempio”.

La Fondazione non è solo un luogo di accoglienza ma un ambiente ricco di attività e opportunità. I ragazzi che ne hanno le facoltà partecipano a laboratori creativi, attività ricreative e, fino a qualche anno fa, a rappresentazioni teatrali. L’investimento non è stato solo economico: “Questa famiglia ci credeva al punto tale da costruirsi una casa nel mezzo dell’area di circa 20mila metri quadri in cui sono le strutture della Fondazione. Ci hanno abitato insieme fino allo scorso novembre quando, a seguito di una malattia, Angelo è deceduto”.

La relazione con Banca Etica

Nel 2024 Banca Etica ha iniziato a supportare la Fondazione, sostituendo un mutuo oneroso con condizioni più favorevoli, che hanno dato respiro alla famiglia Franchin. Oltre al mutuo, la Banca ha anche concesso una linea di anticipo di credito sulle fatture e un fido cassa. Come confermato da Matteo Gianella, Vice Responsabile della filiale di Padova di Banca Etica . “Li abbiamo conosciuti nel 2024. Ci hanno colpito particolarmente per l’impegno nell’ assicurare a persone con gravi e gravissime disabilità un futuro dopo la possibile perdita dei genitori ( il “dopo di noi”). Ulteriori aspetti positivi sono il rapporto 1 ad 1 tra dipendenti ed assistite e assistiti, per garantire un’assistenza di qualità”. 

“Ci hanno scelti – spiega Gianella – perché hanno incrociato i nostri valori. Del resto, il loro progetto si sposa perfettamente con la nostra mission. Abbiamo concesso un importante mutuo fondiario ed affidamenti di lavoro in sostituzione ad una Banca concorrente che li finanziava con tassi molto alti, consentendogli di affrontare con maggior serenità il gravoso impegno di sostenere il mutuo relativo alla costruzione delle varie palazzine destinate alla accoglienza. Ora siamo la loro Banca principale”. Il rapporto aiuta nella gestione del presente, ma anche a elaborare nuove prospettive future: “Siamo già d’accordo: affronteremo insieme i progetti futuri della fondazione”. Di tutti gli aspetti positivi, Gianella sottolinea quanto genuino e onesto sia l’impegno della famiglia in questo progetto: “Il giorno della stipula Notarile del mutuo, svolta presso la Fondazione – racconta – il sig. Angelo Franchin fondatore, scomparso ahimè pochi mesi dopo a causa di una malattia, per festeggiare ha coinvolto tutti i presenti (compreso il Notaio) in un pranzo a base di salame, pan biscotto e vino presso la Fondazione stessa, segno del grande apprezzamento nei nostri confronti e della felicità derivante dalla chiusura di tale trattativa”.

Foto di Fondazione Franchin