Giorgio Nebbia, pioniere del movimento ambientalista italiano e fondatore insieme a Laura Conti della scienza ecologica in Italia, è morto all’età di 93 anni.
Lo ricordiamo attraverso le parole di Alessandro Messina, direttore generale di Banca Etica.
È morto Giorgio Nebbia. Nel 1996 lo sentii parlare per la prima volta, nella cornice dell’Università Verde, organizzata dal centro sociale occupato Casale Podere Rosa, nella periferia di Roma.
Mi colpì la sua visione di come la consapevolezza ecologica avrebbe dovuto cambiare il nostro approccio all’economia, al modello di sviluppo, ai rapporti nord-sud del mondo. Con un linguaggio chiaro e rigoroso, sempre con argomentazioni supportate da dati, evidenze scientifiche, serietà e cordialità (era una persona naturalmente cortese e aperta agli altri).
Le sue capacità, competenza e chiarezza mi convinsero che quello di “cambiare l’economia” poteva essere un obiettivo concreto e perseguibile, razionale e non solo moralmente necessario.
Esattamente nello stesso periodo (e negli stessi luoghi) mi capitò fra le mani il libretto che raccontava la nascita di una cooperativa che voleva raccogliere il capitale per fondare una banca che voleva ottenere gli stessi risultati, sostenendo che “l’interesse più alto è quello di tutti”. Se non avessi ascoltato quelle lezioni forse l’avrei giudicata solo un’utopia…
Grazie Professor Nebbia!
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