Abbiamo chiesto ai ragazzi della redazione di Scomodo, magazine indipendente socio e cliente di Banca Etica, di raccontare cosa sta succedendo oggi e cosa chiedono gli studenti del movimento #fridayforfuture
Scomodo, nato nell’Agosto del 2016, è la prima rivista studentesca per tiratura in Italia.
Con base a Roma, distribuita esclusivamente in edizione cartacea, è ideata e realizzata interamente da una redazione di ragazze e ragazzi volontari di età compresa tra i 14 ed i 26 anni. La rivista completamente indipendente e autofinanziata viene stampata in 7500 copie ogni mese e distribuita gratuitamente in 53 licei, 25 facoltà universitarie e oltre 100 punti chiave della vita culturale e sociale di Roma e altre 12 città italiane. Ad oggi ne sono state distribuite più di 135.000 copie. Con più di 440 ragazze e ragazzi che quotidianamente partecipano al progetto, Scomodo è una delle realtà sociali e culturali under 30 più importanti del Paese.
Non è un caso se il volto oggi più noto della lotta al riscaldamento globale, in una storia perfetta per qualsiasi media, non è più Al Gore ma una ragazzina di 16 anni.
Greta Thunberg fa parte, idealmente, della “generazione zero”: zero certezze e zero speranze in un mondo di cui restano sempre più solo le macerie e di cui si sapranno sempre meno prendere le redini politiche, economiche e sociali con un percorso dal basso.
L’attivismo dei giovani, “quei bravi ragazzi” in certi casi e quei buoni a nulla nella maggioranza dei restanti, oggi è sotto la lente d’ingrandimento, forse perché ci si aspetta da un momento all’altro che un sussulto o un’eruzione da parte di ragazzini cambi il mondo da un giorno all’altro. E così, forse, quella generazione che cantava “no future” oggi si aspetta qualcosa da chi un futuro rischia di non averlo davvero.
E se le ideologie sembrano troppo distinte per smuoverne i cuori, la partecipazione prevista per lo sciopero di venerdì 15 marzo dà l’impressione di una battaglia una volta tanto compresa, sentita e non distante in ogni sua sfaccettatura.
Ma è una battaglia che si combatterà su uno dei terreni più scivolosi in assoluto quando si parla di comprensione. Il coinvolgimento economico-finanziario, culturale e politico in questa vicenda sembra essere un tunnel la cui fine sembra non arrivare mai.
La decisione di dedicare il focus dell’ultimo numero di Scomodo all’ambiente e alle energie rinnovabili non si iscrive nella logica di cavalcare l’onda dell’attenzione mediatica che le battaglie ambientaliste hanno attirato ultimamente, ma anzi nell’offerta di un punto di vista alternativo: all’energia, entusiasmo o disperazione della generazione zero va affiancata, come sempre, una battaglia di conoscenza.
Ora che in tutto il mondo sono sorti spontaneamente diversi movimenti in difesa del pianeta e in vista della manifestazione globale del 15 marzo, abbiamo sentito la necessità di dare ai lettori di Scomodo la possibilità di informarsi in maniera approfondita e completa sulla necessità di abbandonare i combustibili fossili in favore di fonti energetiche rinnovabili. Dieci pagine di approfondimento, di cui due di infografica. Così abbiamo deciso di analizzare la questione nelle sue diverse prospettive, partendo dalle promesse politiche mondiali, passando per le contraddizioni continue di un mondo che più sente la necessità di cambiare e più si pietrifica, per arrivare agli interessi economici e i costi che rendono l’ipotesi di una transizione all’energia rinnovabile sempre più utopica e allo stesso tempo più necessaria. Il rischio, altrimenti, è di perdere il futuro.
Di Francesco Paolo Savatteri per la redazione di Scomodo
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