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Etica e cooperativa

Vita associativa e governance

Etica e cooperativa

STORIA DI SOCIETA’ CIVILE PER UNA PIANURA DEI DIRITTI

In collaborazione con Corrado Fontana, giornalista di Valori.it 

Pianura per la legalità è nata come associazione quasi vent’anni fa da un’esigenza forte dei cittadini in un territorio dove l’esercizio libero del diritto d’impresa si scontrava con le pretese di sopraffazione criminale. Era il 2002, e in questo quartiere della periferia occidentale di Napoli si formava quella che oggi è la più antica realtà organizzata della Campania che si occupa di prevenzione dell’usura e dell’estorsione. Un impegno perseguito praticando solidarietà concreta per le vittime dei reati, accompagnandoli a denunciare e nell’accesso al fondo di solidarietà destinato a chi denuncia e, quando necessario, accompagnandoli a testimoniare nelle aule dei tribunali durante i processi.

«Tutto questo lo facciamo dal 2002 – rivendica con soddisfazione Luigi Cuomo,  presidente di Sos impresa –, e su questo modello si sono sviluppate, anche per il nostro sostegno, altre organizzazioni simili a Napoli, Bagnoli, Ercolano, Pomigliano d’Arco e nella regione». E così oggi, con una collaborazione strettissima delle forze dell’ordine e degli enti locali, opera una sorta di rete per la legalità che certifica il successo di un lavoro paziente portato avanti anche da chi, nel tempo, si è avvicendato assumendo il ruolo di legale rappresentante dell’associazione di Pianura, ricoperto via via da commercianti vessati che hanno reagito, diventando consapevoli testimoni di legalità.

Come «Domenico Giordano – racconta Cuomo –, un salumiere “vecchio stampo” che, nel Natale del 2006, subendo un’estorsione piuttosto violenta da parte di un pregiudicato appena uscito dal carcere, ebbe il coraggio di denunciarlo e farlo arrestare il 23 dicembre. Dopo la denuncia subì una specie di isolamento: l’estorsore era un suo vecchio amico d’infanzia e la comunità locale, all’epoca, invece di solidarizzare con lui parteggiò per il delinquente. Tuttavia Giordano non esitò a rivolgersi alle istituzioni, e noi gli siamo stati vicini fin dal primo momento. E in occasione del rinnovo dei vertici dell’associazione gli chiedemmo di assumere l’incarico, come persona che è simbolo di un coraggio che non è da tutti».

 

La crescita di questa rete e del senso di giustizia della comunità è stata però un lavoro lungo, e si è avvalso di una relazione di fiducia reciproca e appoggio con Banca Etica fin da quando ancora non esisteva la filiale a Napoli. Lo sottolinea Giuseppe Sottile, responsabile dell’Area Territoriale Sud dell’unica banca orientata alla finanza etica, ricordando che la collaborazione con Pianura per la legalità e la banca è «un’opportunità di agire concretamente in questo campo con un interlocutore serio e al contempo appassionato». Mentre Cuomo sottolinea di aver trovato in Banca Etica: «Innanzitutto il dialogo con persone che si mettono al tuo livello, con una relazione quasi amicale, mai vista in altre banche. Dal direttore della filiale all’operatore di sportello si stabilisce un rapporto paritario grazie al quale abbiamo sempre individuato soluzioni insieme. E poi un soggetto che sapevamo essere in linea con i nostri principi, che ci ha dato la tranquillità di non sconfessare la nostra pratica quotidiana entrando in un istituto dove magari passano gli usurai, i delinquenti a farla da padrone, come ho visto accadere nella mia lunga esperienza in altri sportelli di Pianura».

Emerge insomma, dalle parole, una sintonia che è parte del cambiamento positivo e concreto vissuto sul territorio negli anni. Poiché finalmente – conclude Cuomo – «nel nostro quartiere l’estorsione riguarda soltanto le piazze di spaccio di droga, le attività illegali che ancora persistono, ma quella tradizionale è una pratica quasi scomparsa. E lo dicono le forze dell’ordine». Un risultato che è anche merito delle centinaia di commercianti assistiti dal 2002 e dei finanziamenti pubblici con cui l’associazione ha saputo favorire l’incremento del numero di denunce, riducendo così quello delle persone che avrebbero finito per essere sotto scacco dell’usura. Denari usati poi per formare sul tema avvocati, commercialisti e psicologi, e sono state coperte le spese di assistenza per le vittime.

 

Foto di Napoli di Francesco Palermo