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Cohousing Solidaria – famiglie insieme per un vivere comune

Finanziare l’abitare di persone, famiglie e gruppi di soci è una delle attività previste dalla nostra politica del credito.
Oggi vi raccontiamo la storia del Cohousing Solidaria, un interesante progetto sviluppato a Ferrara.

Il progetto nasce dalla volontà e dal desiderio di alcune famiglie, che non si conoscevano, di vivere in modo più partecipe. «Le famiglie hanno costituito l’Associazione di promozione sociale “Cohousing Solidaria” – racconta la presidente Alida Nepa – con uno statuto in cui si è cercato di sintetizzare i propositi di adottare uno stile di vita basato sui principi della solidarietà, condivisione, rispetto dell’ambiente, decrescita dei consumi, incoraggiando la nascita di comunità intergenerazionali basate su un modello di convivenza attiva e aiuto reciproco e promuovendo l’abitare in immobili costruiti o ristrutturati secondo i canoni della bioedilizia e a basso consumo energetico, con parti e servizi comuni». 

Dopo lo Statuto, i fatti: «Nell’autunno del 2012 è stato individuato il lotto adeguato per un cohousing in città, a pochi passi dalla Cattedrale di San Giorgio e affacciato sul Po di Primaro. Il terreno – su cui erano stati edificati 2 immobili fatiscenti da demolire e di cui sfruttare la cubatura per la costruzione del cohousing – è di complessivi 3.498 mq, al suo interno suddivisibile in lotti»

Dopo meno di un anno, le famiglie, a marzo 2013, si sono costituite in Cooperativa (Coop Cohousing Solidaria) e hanno acquistato direttamente un primo lotto di 900 mq prospiciente il fiume, oltre a un lotto (120 mq ca.) per le autorimesse e alla quota millesimale del lotto destinato a viabilità e a standard comuni a tutti i lotti. 

La gara di appalto per la progettazione è stata vinta dallo Studio Rizoma di Bologna, e da lì ha preso il via il processo di progettazione partecipata. L’iter autorizzativo concordato con l’Amministrazione comunale ha previsto una valutazione preventiva di conformità urbanistico-edilizia del progetto, a cui è seguito un permesso di costruire per il primo stralcio di opere.

Il 21 luglio 2014 si è aperto il cantiere e sono iniziati i lavori. Come si addice a un buon cohousing, la priorità viene data agli spazi comuni. In questo caso, il progetto autorizzato prevede la realizzazione di un edificio in legno (tecnologia X-Lam) in classe energetica A+ di ca. complessivi 820 mq, composto da 3 piani fuori terra suddivisi in 7 appartamenti e spazi utilizzabili da tutti come una grande sala con camino, cucina spaziosa, bagno per portatori di handicap e una lavanderia con lavatrici, angolo stiro e cucito. 

«Banca Etica ha da subito creduto nella validità del progetto, considerando la richiesta di finanziamento eticamente compatibile. Valutata la pratica, è stato concesso un mutuo a 20 anni per un importo di 580.000 euro – racconta Alida Nepa –. L’importo complessivo dei lavori è previsto in euro 1.650.000 oltre Iva, corrispondente a un prezzo al mq per il costruito di 2.000 €/ mq (oltre Iva), prezzo ottimo considerando il mercato ferrarese, la qualità dei materiali impiegati, la costruzione in bioedilizia e le prestazioni energetiche: tutto questo assegna un altissimo valore qualitativo all’immobile che si aggiunge al prioritario valore sociale dello stile abitativo in cohousing». 

Per ulteriori informazioni su questo progetto visita: www.cohousingsolidaria.org