Studio a cura di Banca Etica
Il Terzo Settore ha avuto e avrà un ruolo importante nella ricostruzione post-pandemia. Banca Etica presenta la quarta edizione della ricerca dedicata all’analisi delle scelte e delle tendenze degli italiani e delle italiane in materia di 5×1000, un importante strumento di sostegno per le organizzazioni che operano nel campo del non-profit.
UN CONTRIBUENTE SU TRE METTE LA FIRMA PER IL CINQUE PER MILLE
Sono circa 14 milioni i contribuenti che hanno scelto di destinare il 5 per mille a un’organizzazione non profit, pari a circa un terzo del totale dei contribuenti. Un dato incoraggiante, che mostra però anche gli ampi spazi di crescita.
I fondi erogati dallo Stato grazie a tali scelte saranno pari a 518,5 milioni di euro per il 2021.
La crescita dell’importo rispetto al 2019 è del 2,6%. Complessivamente tra 2006 (anno di introduzione del 5 per mille) e 2020 l’importo è cresciuto del 53,5%, mentre il numero di persone che ha scelto di devolvere il 5 per mille è cresciuto del 35,7%.
Nel 2020 ogni contribuente ha devoluto, in media, 37 euro.
5 REGIONI RACCOLGONO IL 74% DEI FONDI
Il 2020 conferma le tendenze sulla ripartizione del 5 per mille nelle Regioni italiane. Le Regioni che raccolgono i contributi maggiori sono, infatti, quelle in cui storicamente si è sviluppato il non profit e in cui hanno sede le organizzazioni più grandi. Le prime 5 Regioni italiane per importi nel 2020 sono state Lombardia (36,4%), Lazio (18,4%),Emilia Romagna (6,8%), Piemonte (6,4%) e Veneto (5,9%).
Le altre 16 Regioni hanno raccolto il restante 26,1%; 8 regioni hanno percentuali di raccolta inferiori all’1% rispetto al totale.
Se le Regioni che raccolgono di più sono sempre le stesse, ci sono comunque delle Regioni che registrano una crescita interessante tra 2019 e 2020, in particolare: Marche (+9,9%), Basilicata (+7,4%) e Campania (+7,2%).
AUMENTANO I BENEFICIARI, CALANO GLI IMPORTI MEDI, RESTA LA CONCENTRAZIONE SU POCHE ORGANIZZAZIONI
La platea delle organizzazioni beneficiarie è più che raddoppiata (+131,2%) tra il 2006 e il 2020 passando da 29.840 enti beneficiari a 68.976.
Tale aumento ha comportato una diminuzione dell’importo medio erogato alle organizzazioni tra il 2006 e il 2020: si passa da 11.325 (nel 2006) a 7.518 (nel 2020), con una riduzione del 33,6%.
Ma lo studio evidenzia una forte concentrazione con poche organizzazioni che raccolgono la gran parte dei contributi, a fronte di una galassia polverizzata di piccole organizzazioni che riescono a raccogliere importi molto contenuti. Nel 2020 i primi 10 destinatari del 5 per mille raccolgono più di 138,976 milioni di euro, pari al 26,8% di tutte le somme destinate agli enti destinatari.
Si tratta di una tendenza fisiologica che potrebbe essere corretta con meccanismi per calmierare e redistribuire, in modo da limitare divaricazioni eccessive.
L’INTERESSE DEGLI ITALIANI VERSO LO STRUMENTO
Grazie a Google possiamo sapere quali sono le parole più ricercate in un determinato periodo di tempo. Nel 60% dei casi le ricerche comprendono anche il nome di un’organizzazione a cui si vuole destinare il 5 per mille, indice che spesso il contribuente parte da una scelta già elaborata, perché conosce una specifica organizzazione e ha fiducia nel suo operato. 4 persone su 10 invece effettuano una ricerca generica.
Guardando agli andamenti delle ricerche osserviamo importanti picchi nei periodi maggio – luglio (tra le 18.000 e le 20.000 ricerche medie mensili): è in questo periodo che i contribuenti presentano il modello 730 e, quindi, si informano per formulare la propria scelta di destinazione del 5 per mille.
Nel 2020, anno in cui è esplosa la pandemia Covid-19, abbiamo assistito ad un significativo aumento (+25%) delle ricerche su Google finalizzate a decidere come destinare il 5 per mille.
*Il documento si basa sui dati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate aggiornati al 26 marzo 2021 e all’8 giugno 2021, dati pubblicati da Istat e dati interni raccolti da Banca Etica.
VUOI ASCOLTARE LA PRESENTAZIONE DELLA RICERCA?
Su Attiviamo energie posItive, il sito dove condividere competenze e saperi, costruire nuove relazioni e progettare insieme il futuro, puoi ascoltare la presentazione dello Studio con Alessandro Messina, Samanta Bernardini, Chiara Saraceno, Alessandro Lombardi, moderati dalla giornalista Daniela Preziosi.
Potrebbe interessarti anche
Grazie ad Intersos l’aiuto arriva in prima linea
05.08.2024
Socio o cliente? Ecco i vantaggi di una scelta 100% finanza etica
01.08.2024
L’Amore è un moltiplicatore di risorse: riflessioni sulla microfinanza in Africa
19.07.2024
Soluzioni di finanza etica per la transizione energetica
16.07.2024
Gruppo Banca Etica: prima certificazione per parità di genere ed empowerment femminile
28.06.2024
Enti religiosi e sostenibilità integrale: i più impegnati scelgano la finanza etica
25.06.2024