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PALAYAMAMAY: LA SOSTENIBILITÀ È UN GIOCO DI SQUADRA

In collaborazione con Corrado Fontana, giornalista di Valori.it

Anche se parliamo di uno dei templi della pallavolo in Italia, il PalaYamamay di Busto Arsizio (Va), “casa” in serie A della squadra di volley femminile UYBA Volley Busto Arsizio, per riconfigurare la struttura verso una maggiore sostenibilità c’è voluto un team che non si distingue per le schiacciate, ma per la capacità di fare rete tra soggetti economici. Così è nato un progetto promosso dall’acceleratore d’imprese di Rovereto (Tn) InfinityHub e da un capofila dell’iniziativa, la società di scopo Efficiency Sport Busto Arsizio (EYS BA), uniti a differenti realtà per questa iniziativa dalle caratteristiche innovative. Perché oltre al supporto finanziario strategico ed essenziale di Banca Etica, il traguardo è stato raggiunto attraverso la prima campagna europea di equity crowdfunding (cioè una raccolta di capitali dal basso) rivolta all’efficienza energetica di un impianto sportivo, e realizzata sulla piattaforma Wearestarting.

E così le necessità del programma di efficientamento da oltre 330mila euro sono state garantite innanzitutto dai 65mila euro del crowdfunding e poi con un contributo di 270mila euro da parte di Banca Etica. E già oggi il PalaYamamay vede quasi concluse le opere previste a seguito della preliminare diagnosi energetica del palazzetto. Si tratta infatti della sostituzione del precedente impianto di riscaldamento con due caldaie a condensazione e sei pompe di calore (a giorni vi sarà il collaudo della parte termica); della sostituzione degli apparecchi interni ed esterni di illuminazione con lampade a led, a minor consumo energetico (già in funzione); dell’installazione di un sistema di regolazione dei cambi d’aria e di un sistema di telecontrollo, per monitorare il risparmio di energia.

Alla base del risultato ottenuto c’è stata una fase di progettazione laboriosa, con InfinityHub che svolge un ruolo da global service, procurando le imprese e i fornitori che andranno a svolgere i lavori materialmente, mentre la startup EYS BA paga un contratto di appalto all’acceleratore, che poi viene remunerato attraverso un canone di noleggio di vent’anni che pagherà la squadra sportiva UYBa, gestore per 25 anni del PalaYamamay. Ma – va detto – tra la passione di tifosi e simpatizzanti che ha permesso di centrare la raccolta del 20% di risorse iniziali e l‘entusiasmo che si è creato intorno all’obbiettivo, il PalaYamamay in versione sostenibile ha richiamato l’attenzione di tante realtà. Società come Unet Energia Italiana, il consorzio di cooperative Cires di Bologna e Ferrara, la società sportiva UYBA, la cooperativa Polo Progetti, la società sportiva Sport Management, Net Team per l’installazione LED e Accoroni di Ancona per la parte termica… hanno deciso di collaborare per la buona riuscita dell’iniziativa. A dimostrazione che l’idea di un minor consumo di energia favorisce lavoro e attiva sinergie, mettendo alla prova una modalità d’intervento che potrebbe replicarsi in futuro in diversi contesti, pubblici e privati.

Come sottolinea, del resto, l’amministratore delegato di InfinityHub Massimiliano Braghin: «Si tratta di un investimento certamente importante, non per il valore intrinseco ma per quello che testimonia come “benedizione del nuovo modello di democrazia energetica”. Non possiamo che esserne soddisfatti; l’approccio di Banca Etica è in linea con il nostro paradigma, ergo le nostre profonde linee guida e gli obiettivi». Parole di grande entusiasmo che si aggiungono a quelle con cui l’incubatore trentino ha descritto il buon esito dell’esperienza di collaborazione con Banca Etica come determinata «da un incontro di volontà, da una comunanza di visioni e di valori, che hanno visto in un progetto incentrato sull’ottimizzazione energetica di un edificio un’opportunità utile a valorizzare una comunità, il mondo dello sport, e al tempo stesso ad offrire nuove possibilità lavorative».