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GOEL A TUTTA FORZA SU BIOLOGICO E BIODIVERSITÀ

In collaborazione con Corrado Fontana, giornalista di Valori.it

«Abbiamo capito che le potenzialità della nostra regione vanno ben oltre gli agrumi e l’olio d’oliva, che già produciamo certificati biologici. La Calabria è in assoluto la regione europea con il maggior tasso di biodiversità, e per questo da adesso in poi andremo a implementare la possibilità di trarre vantaggio da questa carta vincente per favorire il modello di agricoltura calabrese. Investiremo sia sul bio che sulla biodiversità per farne un sistema agricolo, in un’ottica non solo rivolta non solo a noisetessi ma all’intero territorio regionale, per mostrare e indicare una strada che può essere intrapresa collettivamente». Parola di Vincenzo Linarello, presidente di GOEL – Gruppo Cooperativo, che insieme a Comunità Progetto Sud ha individuato in questo orizzonte i pilastri della crescita futura. E mentre la buona imprenditoria di GOEL risulta per sua missione argine alle prevaricazioni della ‘ndrangheta e alla diffusione del caporalato, il ragionamento del presidente esprime una visione che appare di più ampio respiro.

Una visione proiettata all’interesse comune e credibile, poiché proviene da una realtà consolidata e articolata, con circa 350 dipendenti e un fatturato superiore agli 8 milioni di euro (dati 2017). La galassia del gruppo coinvolge infatti oltre una quarantina di soggetti, tra imprese sociali, associazioni, aziende e cooperative agricole; si occupa di servizi indirizzati ai più fragili (pazienti psichiatrici, bambini e ragazzi da percorsi di disagio sociale e violenza, migranti); ha saputo farsi conoscere per la moda etica di CANGIARI e per le produzioni e i trasformati da agricoltura biologica di GOEL Bio.

Le proposizioni iniziali trasmettono insomma un segnale di ottimismo, ma vengono accompagnate dalla consapevolezza del quadro generale: l’esperienza del recente lockdown, superato solo grazie alla determinazione e all’aiuto preziosissimo della cittadinanza più attiva, e la coscienza che le peggiori macerie economiche e sociali generate dal coronavirus, sperando che la pandemia non torni ad acuirsi, si vedranno da domani. «Crediamo che oggi ci siano tante aziende virtualmente fallite e che non sono tali solo grazie alla liquidità resa disponibile da parte dello Stato, che ha dato l’illusione ottica che la crisi non fosse così grave. Ma l’accesso al credito ha senso solamente in una logica di investimento, non di ripianamento finanziario. E il problema viene ora che dovranno essere restituiti quei soldi, e vedremo probabilmente una moria di imprese».

Ed è in previsione di questo che consorzio GOEL e Comunità Progetto Sud hanno diffuso una lettera aperta alle istituzioni per suggerire dove investire al più presto per coprire le falle evidenziate e sfruttare le opportunità createsi, nostro malgrado, col Covid19. Concetti ribaditi da Linarello, secondo cui dobbiamo «offrire nuovi e più efficaci strumenti di accesso al mercato per gli agricoltori bio, particolarmente numerosi in Sicilia e Calabria; puntare sul turismo slow utilizzando migliaia di case sfitte nei nostri splendidi paesini sulle colline e sul mare, in regioni contraddistinte da una bassa diffusione dei contagi; investire in infrastrutture tecnologiche per sfruttare l’alfabetizzazione informatica forzata dei mesi scorsi come un’opportunità».

Buone idee buone per tutti, che ben rappresentano lo spirito della lunga vicinanza tra GOEL e Banca Etica, cresciuti assieme in Calabria garantendosi sostegno reciproco e consolidando un rapporto non solo funzionale. «Collaborare con GOEL – spiega Simona Spagna di Banca Etica – significa lavorare con una realtà che fa la differenza nel modo in cui noi desideriamo che venga fatta, cioè lavorando per lo sviluppo sociale, economico, ambientale di un territorio complicato come la zona ionica di Reggio Calabria. E vuol dire accompagnare un soggetto indubbiamente fuori dalle logiche, non solo mafiose, che promuove lo sviluppo locale attraverso il mondo del Terzo settore e del sociale, con il quale da sempre Banca Etica cammina di pari passo».