Come scegliere la piattaforma di crowdfunding: guida completa
Il crowdfunding si è affermato come uno strumento efficace per finanziare progetti innovativi, sociali o imprenditoriali. Tuttavia, scegliere la piattaforma giusta è fondamentale per il successo di una campagna. Questo articolo approfondisce i criteri per valutare una piattaforma, le modalità di funzionamento, i costi e le opportunità offerte.
Cosa sono le piattaforme di crowdfunding?
Le piattaforme di crowdfunding sono portali online che mettono in contatto chi cerca fondi per un progetto e chi è disposto a finanziare. Ogni piattaforma è specializzata in uno o più tipi di crowdfunding:
- Donation-based: per progetti benefici o sociali.
- Reward-based: per iniziative creative e innovazioni.
- Equity-based: per startup e imprese che offrono quote di partecipazione.
- Lending-based: per prestiti a privati o aziende.
La scelta della piattaforma dipende dall’obiettivo della raccolta fondi, dal tipo di progetto e dal target di finanziatori.
Come funziona una piattaforma di crowdfunding?
Il funzionamento di una piattaforma di crowdfunding segue alcune fasi principali:
- Registrazione e creazione del progetto:
- Chi avvia la campagna deve presentare l’idea con una descrizione dettagliata, immagini e un obiettivo economico.
- Alcune piattaforme richiedono anche video promozionali per aumentare l’engagement.
- Promozione della campagna:
- Il progetto viene pubblicato sulla piattaforma e promosso attraverso i canali social e altre strategie di marketing.
- Raccolta fondi:
- Gli utenti possono contribuire al progetto tramite donazioni, investimenti o prestiti.
- Gestione dei fondi raccolti:
- Se la campagna raggiunge l’obiettivo, i fondi vengono trasferiti all’organizzatore, al netto delle commissioni della piattaforma.
Alcune piattaforme adottano il modello all-or-nothing (i fondi vengono trasferiti solo se l’obiettivo è raggiunto), altre utilizzano il modello keep-it-all (il creatore trattiene comunque quanto raccolto).
Criteri per scegliere la piattaforma di crowdfunding
1. Tipologia di progetto
Ogni piattaforma è specializzata in un determinato tipo di crowdfunding. Ad esempio:
- Kickstarter è perfetta per progetti creativi e reward-based.
- GoFundMe è ideale per cause personali e sociali.
- Crowdcube e Seedrs sono indicate per equity crowdfunding.
- Lending Club si concentra sul lending crowdfunding.
2. Target geografico
Alcune piattaforme sono operative solo in determinati Paesi o regioni. In Italia, piattaforme come Produzioni dal Basso e Mamacrowd sono particolarmente rilevanti.
3. Commissioni e costi
Le piattaforme di crowdfunding trattengono una percentuale sui fondi raccolti, generalmente tra il 3% e il 10%. È importante considerare anche i costi aggiuntivi, come le spese di transazione o eventuali costi di promozione.
4. Community e visibilità
Piattaforme con una vasta community offrono maggiore visibilità al progetto e aumentano le probabilità di successo.
5. Servizi aggiuntivi
Alcune piattaforme offrono strumenti di supporto come consulenza per la campagna, analisi dei dati e integrazione con i social media.
Quanto costa avviare una campagna di crowdfunding?
Avviare una campagna di crowdfunding comporta alcuni costi. Questi includono:
- Commissioni della piattaforma:
- Generalmente tra il 5% e il 10% del totale raccolto.
- Spese di transazione:
- I costi per i pagamenti online, che variano dal 2% al 5%.
- Produzione di contenuti promozionali:
- Video, grafiche e copywriting possono rappresentare un investimento iniziale significativo.
È importante calcolare questi costi per definire un obiettivo economico realistico.
Come si crea una campagna di crowdfunding?
Creare una campagna di crowdfunding richiede pianificazione e strategia. Ecco i passaggi principali:
- Definizione dell’obiettivo:
- Fissare un importo realistico basato sui costi del progetto e sulle commissioni della piattaforma.
- Preparazione della presentazione:
- La descrizione deve essere chiara e accattivante. Un video promozionale aumenta le possibilità di successo.
- Scelta della piattaforma:
- Scegliere quella più adatta al tipo di progetto e al pubblico target.
- Promozione:
- Utilizzare i social media, le newsletter e i contatti personali per ampliare la visibilità della campagna.
- Gestione della campagna:
- Monitorare i progressi, rispondere alle domande dei sostenitori e aggiornare la community durante tutta la durata del progetto.
- Conclusione e ringraziamenti:
- Se la campagna ha successo, è fondamentale mantenere il rapporto con i sostenitori, consegnare le ricompense (se previste) e comunicare i risultati ottenuti.
Chi può accedere al crowdfunding?
Il crowdfunding è aperto a una vasta gamma di soggetti, tra cui:
- Privati cittadini: per progetti personali, emergenze o idee creative.
- Startup e PMI: per raccogliere capitali iniziali o espandere il business.
- Organizzazioni no-profit: per finanziare progetti sociali o comunitari.
In molti casi, è sufficiente avere un’idea chiara e la capacità di presentarla in modo efficace per avviare una campagna.
Quanto dura una campagna di crowdfunding?
La durata di una campagna di crowdfunding varia in base alla piattaforma e al progetto. In generale:
- La maggior parte delle campagne dura tra i 30 e i 90 giorni.
- Periodi troppo lunghi possono ridurre l’urgenza percepita dai sostenitori.
- Le piattaforme come Kickstarter consigliano di limitare la durata a 30-60 giorni per mantenere alto l’interesse.
Quali sono i principali rischi e sfide del crowdfunding?
Non tutte le campagne di crowdfunding hanno successo. Tra i principali rischi troviamo:
- Obiettivo non raggiunto:
- Se la piattaforma adotta il modello all-or-nothing, i fondi raccolti non vengono trasferiti se l’obiettivo non è raggiunto.
- Costi sottovalutati:
- Produzione delle ricompense o costi logistici possono superare le previsioni.
- Reputazione:
- Una campagna mal gestita può danneggiare la credibilità dell’organizzatore.
- Aspettative dei sostenitori:
- Il mancato rispetto delle tempistiche o la scarsa qualità delle ricompense possono generare insoddisfazione.
Le principali piattaforme di crowdfunding in Italia
In Italia, alcune piattaforme di crowdfunding sono particolarmente rilevanti:
- Produzioni dal Basso: focalizzata su progetti creativi, sociali e culturali.
- Mamacrowd: leader nell’equity crowdfunding per startup e PMI.
- Rendimax Crowd: piattaforma dedicata al lending crowdfunding.
- Eppela: per progetti reward-based innovativi.
La scelta della piattaforma giusta dipende dal tipo di progetto e dal pubblico di riferimento.
Banca Etica è presente con un proprio network sulla piattaforma Produzioni dal Basso, dove persone, imprese e organizzazioni, soci e clienti di Banca Etica (o interessati a diventarlo), possono presentare i propri progetti e raccogliere risorse per realizzarli.
Visita il network – https://www.produzionidalbasso.com/network/di/banca-etica
Conclusioni
Scegliere la piattaforma di crowdfunding più adatta è una decisione cruciale per il successo di una campagna. Valutare attentamente il tipo di crowdfunding, i costi, la visibilità e i servizi offerti è fondamentale per massimizzare le opportunità.
Che tu stia avviando un progetto personale, una startup o un’iniziativa no-profit, pianificazione e strategia sono essenziali per raccogliere fondi e coinvolgere una community di sostenitori.
Hai bisogno di maggiori informazioni?
Se desideri approfondire come funziona il crowdfunding con Banca Etica, conoscere i bandi disponibili o esplorare le opportunità offerte dal nostro Network su Produzioni dal Basso, non esitare a contattarci via email a: crowdfunding@bancaetica.com.
Foto di BRUNO CERVERA su Unsplash
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