di Anna Fasano, presidente di Banca Etica
Sono trascorsi solo pochi giorni dall’assemblea dei soci e delle socie di Banca Etica che mi ha eletta presidente e vorrei raggiungere con un ringraziamento le oltre 5mila persone che hanno partecipato a questo processo democratico.
É stato un percorso stimolante, a tratti faticoso, e il mio impegno è ora quello di fare in modo che di quella tensione che ha fatto discutere molti di noi vengano raccolte le proposte, le sollecitazioni e che queste diventino poi spazio di dialogo e di confronto.
E adesso cosa ci aspetta?
Ci aspettano i percorsi internazionali, nell’affermazione di policy e politiche europee di finanza sostenibile: il nostro impegno all’interno di FEBEA-Federazione delle banche etiche e alternative e della GABV-Global alliance for banking on values va rafforzato e le relazioni con le realtà internazionali di finanza sostenibile, consolidate.
Ci aspettano le sfide dell’economia circolare, mettendo in campo servizi finanziari a sostegno degli stili di vita che rispettano l’uomo, l’ambiente e promuovono le relazioni sociali. Progetti come Fra Sole ci dimostrano che sono percorsi possibili, se riusciamo a sviluppare collaborazioni pubblico-privato-privato sociale. Noi lo facciamo scegliendo partner e progetti che siano in grado di creare un positivo impatto sociale ed ambientale sui territori e le loro comunità.
Le realtà del Terzo Settore, da sempre nostre compagne di viaggio stanno vivendo un periodo da un lato di evoluzione, cogliendo le opportunità dettate dalla riforma della normativa, e dall’altro di difficoltà per essere messe sotto attacco nel compimento della loro missione. In un momento così complesso la ridefinizione non solo delle strutture ma anche una rilettura delle identità devono essere accompagnate da Banca Etica quale partner finanziario che promuove la nascita di progettualità per la rigenerazione delle infrastrutture sociali.
Ci aspettano i percorsi di educazione finanziaria e nuovi percorsi per il coinvolgimento dei giovani, che vogliamo rendere protagonisti della finanza etica, incontrandoli nelle Università e promuovendo opportunità lavorative.
Vogliamo che la finanza etica lavori per l’inclusione finanziaria e raggiunga le periferie dei nostri territori, italiani e spagnoli. Un particolare impegno sarà quello per i progetti che si occupano di empowerment femminile.
Percorsi che potranno contare su nuovi partner e collaborazioni nel settore del microcredito in Italia e nei Sud del Mondo.
Continueremo a lavorare sulla partecipazione e la democrazia organizzativa, dando il via a nuove sperimentazioni, per poi valutare, migliorare i tanti spazi di dialogo e confronto. È la cultura cooperativa che rende distintivo il nostro modo di fare banca nelle relazioni tra i soci, tra i lavoratori e con i clienti.
Continuiamo ad essere orgogliosi della nostra banca e contribuiamo con impegno e determinazione a promuovere la finanza etica, siamo parte di un progetto collettivo e questa è la nostra forza.
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