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AL VIA I LAVORI DEL NUOVO COMITATO ETICO

A cura del Comitato Etico di Banca Etica

 

I dilemmi operativi ed etici che Banca Etica deve affrontare in questo 2020 non sono di poco conto, mentre l’OCSE piazza l’Italia tra i 4 paesi più colpiti al mondo dalla pandemia in termini di pura crisi economica. Doveva essere l’anno di rielaborazione della strategia generale della Banca ma il processo è stato rallentato, perché non ha senso programmare davanti a tanta incertezza, senza potersi nemmeno incontrare per discuterne di persona. Ma sappiamo che l’economia globale sta vivendo la recessione più profonda dalla Grande Depressione degli anni ’30 e che, in queste condizioni, mutualità, sostenibilità e solidarietà sono ingredienti necessari alla sopravvivenza.

Anche il nuovo Comitato Etico della nostra Banca ha dovuto iniziare i lavori senza un incontro di persona, tra eletti dai soci in una composizione totalmente nuova. Sono persone che non si conoscevano tra loro ma già hanno potuto constatare eterogeneità di interessi, armonia di gruppo e sintonia sui valori fondanti della finanza etica. A seguito della rinuncia all’incarico per motivi personali da parte di Riccardo Milano, per fare salvo il principio della diversità di genere, il Comitato ha convocato il primo uomo non eletto: Piero D’Argento, candidato dal Tavolo dei Soci di Riferimento e sostenuto anche dai soci lavoratori.

Nella sua composizione definitiva il Comitato ha deciso di adottare il metodo del consenso per l’assunzione delle decisioni, ha finalizzato la definizione degli incarichi e scelto di redigere collettivamente questa prima restituzione ai soci del primo mese di lavoro.

Martina Pignatti Morano è stata eletta Presidente del Comitato Etico ed ha iniziato a presenziare ai CdA della Banca, il quale ha nominato Marina Galati come componente incaricata di curare le relazioni tra i due organi. Martina darà priorità alla cura delle comunicazioni e delle relazioni tra il Comitato Etico e tutte le rappresentanze dei soci e degli uffici di Banca Etica, dandosi come primo obiettivo la promozione della trasparenza verso i soci e le socie, non solo sulle operazioni e i risultati raggiunti dalla Banca ma anche sui processi decisionali. Mantiene comunque un forte interesse personale verso le attività internazionali della Banca, il disarmo e la riconversione dell’industria bellica ad usi civili, che necessita di una sponda da parte delle istituzioni finanziarie. Non basta essere “banca disarmata”: è possibile e necessario essere “banca disarmante”, dando sponda alle aziende che volessero rinunciare a commesse belliche per motivi etici.

Renato Camarda è stato eletto Vicepresidente del Comitato e lavorerà in team con Martina sul coordinamento dello stesso. Fornirà sostegno particolare ai componenti designati a seguire l’Organismo di Vigilanza e l’Osservatorio Banche e Assicurazioni, in quanto il suo interesse principale si concentra sul rapporto di Banca Etica con la legalità. Legalità intesa soprattutto come lotta alla criminalità organizzata presente in tutto il paese, e capace di controllarne vaste aree. Banca Etica è già molto attiva nell’appoggiare iniziative economiche che contrastino le mafie, ma ora si tratta di studiare l’impatto di queste iniziative, specialmente nel periodo post Covid, quando l’immensa liquidità di cui godono le mafie rappresenta una grave minaccia per piccole e grandi imprese. Il Comitato Etico può raccogliere analisi e proposte dentro e fuori la comunità della Banca, elaborarle e presentarle al CdA.

Angela Santos Sanchez è competente in merito a pratiche di manipolazione dell’opinione pubblica da parte di grandi imprese o Società Benefit a fini di social-washing o green-washing, marketing o semplice ricerca di detrazioni fiscali, e intende lavorare al sostegno di pratiche di resistenza in collaborazione con le reti sociali che seguono questi temi. E’ interessata anche a modelli di proprietà pubblica o comunitaria che stimolano forme alternative di produzione, lavoro e consumo, in vari ambiti. In termini metodologici, ha espresso l’intenzione di rafforzare la dimensione democratica e partecipativa della nostra cooperativa bancaria, prestando attenzione al linguaggio, che non sia eccessivamente tecnico ed escludente. Ha fatto parte dell’Organismo di Vigilanza fino al 16/03/2021; ha chiesto di esser sostituita da Piero d’Argento per impossibilità nel seguire le riunioni.

Nora Rodriguez siederà nell’Osservatorio Banche e Assicurazioni, coerentemente con il suo impegno personale e politico a Vicenza a partire del 2007, quando ha saputo dell’imminente costruzione di una nuova base militare statunitense con l’avallo della Banca Popolare Vicentina. Da quel momento Nora si è adoperata per indagare il collegamento tra programmi e progetti militari, banche armate e assicurazioni. Porterà in questo lavoro il suo interesse per il mondo delle finanze etiche che ha radici lontane nell’Argentina della crisi economica e dell’auto-organizzazione dei lavoratori e dei diseredati, poi cresciuto in Italia a partire dal suo lavoro nel mondo dell’associazionismo. Nel settore del Servizio Civile, in particolare, Nora ha potuto approfondire le sue conoscenze sulla nonviolenza incontrando le diverse realtà che compongono il panorama del pacifismo italiano ed europeo. 

Javier Mendoza Jimenez collaborerà con Nora nel seguire i lavori dell’Osservatorio Banche e Assicurazioni, anche in base ai suoi studi sulla Responsabilità Sociale d’Impresa. Nel Comitato porta la sua esperienza di economista interessato a conoscere bene il funzionamento di un’organizzazione come Banca Etica che insegue principi alternativi rispetto al sistema economico e finanziario dominante. Intende contribuire in particolare nell’indagare come le istituzioni finanziarie possano contribuire a una distribuzione più giusta della ricchezza e all’elaborazione e implementazione di politiche economiche come il Reddito Minimo Vitale, appena istituito in Spagna.

Maria Francesca De Tullio rappresenterà il Comitato nel Consiglio di Indirizzo della Fondazione Finanza Etica. Il suo impegno va verso una finanza pubblica e privata orientata ai diritti sociali, che superi le logiche di austerità e dia priorità ai diritti sociali, a partire dal rifiuto della parte di debito pubblico illegittima, non contratta nell’interesse degli e delle abitanti. È attiva nel movimento dei beni comuni emergenti e a uso civico, e analizza come le pratiche mutualistiche e solidali – innescate dalla riappropriazione collettiva degli spazi con modalità orizzontali e aperte – possano ispirare nuove istituzioni finanziarie, improntate alla redistribuzione secondo principi di non esclusione, e in primo luogo di antirazzismo, antifascismo e antisessismo. E’ interessata al ruolo della finanza etica nella valorizzazione della ‘redditività civica’ delle esperienze sociali e quindi nella ricerca di forme di valorizzazione immobiliare diverse dalla privatizzazione o messa a reddito, che creano barriere ed espulsioni nello spazio pubblico.

Pietro D’Argento collaborerà con Maria Francesca nella preparazione di proposte per la Fondazione Finanza Etica e intende lavorare sul tema dell’educazione critica alla finanza, con una attenzione particolare alle generazioni più giovani, al mondo della scuola, e alle organizzazioni di terzo settore complessivamente intese. Ritiene che i margini di sviluppo di un’attività culturale, quindi politica, in questa direzione siano ampi e possano produrre risultati interessanti nel tempo. Al tempo stesso è molto interessato alle esperienze di asset building per le persone in condizione di povertà, inteso come strumento di educazione al risparmio e alla gestione del patrimonio, integrativo delle misure di sostegno al reddito. Dal 16/03/2021 è entrato a far parte dell’Organismo di Vigilanza in sostituzione di Angela Santos Sanchez.