GIT Padova
Gruppo di Iniziativa Territoriale di Banca Etica
Le elezioni regionali in Veneto si avvicinano.
Vuoi avere un’occasione per incontrare le persone candidate e rappresentanti delle varie liste che si presentano a Padova?
Vuoi sapere cosa ne pensano riguardo ai temi cari alle persone socie, clienti e simpatizzanti di Banca Etica quali: finanza etica, pace, spese militari, ambiente, cooperazione sociale, cultura, inclusione o progetti specifici come CERS (Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali)?
Di più: vorresti contribuire ad elaborare delle domande da porre durante l’incontro?
Partecipa al questionario che trovi cliccando qui, sulla base di quanto ricevuto, il GIT formulerà delle domande da porre ai rappresentanti delle varie liste che accoglieranno l’invito a partecipare.
La raccolta domande chiude la sera di mercoledì 5 Novembre 2025.
contribuisci anche tu ad implementare la consapevolezza di tutti noi e rispondi al questionario!
Le domande
Pace
Attualmente, nel Veneto sono in vigore due leggi regionali sul tema della pace:
- la Legge regionale 25 ottobre 2018, n. 35 – “Veneto, terra di pace”, approvata al termine delle celebrazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale;
- la Legge regionale 21 giugno 2018, n. 21 – “Interventi regionali per la promozione e la diffusione dei diritti umani nonché la cooperazione allo sviluppo sostenibile”, che ha riassunto e aggiornato le leggi regionali del 1988 e del 1999.
Alla luce delle recenti e partecipate manifestazioni per la pace, pensa di impegnarsi concretamente per rafforzare l’efficacia di queste leggi e per aumentare le risorse e i finanziamenti a esse destinati?
Ambiente
Quali programmi di supporto si intende implementare per favorire la nascita e il consolidamento delle comunità energetiche nel territorio veneto, soprattutto per ciò che riguarda:
- la realizzazione di nuovi impianti a fonte rinnovabile,
- la gestione amministrativo-organizzativa di questi enti,
- e la formazione degli amministratori volontari delle CER?
Agricoltura
Il Veneto è una delle regioni più fertili d’Europa, ma vaste aree agricole risultano oggi dominate da colture intensive e monocolture, in particolare la vite da vino.
Questo modello agricolo, oltre a rendere la regione dipendente da filiere globali e vulnerabile dal punto di vista alimentare, contribuisce anche al degrado del paesaggio, alla perdita di suolo fertile e al dissesto idrogeologico, come dimostrano sempre più spesso frane, allagamenti e fenomeni di erosione.
Come candidata o candidato alla Regione, come intende impegnarsi per una trasformazione agroecologica del sistema agricolo veneto?
Come intende promuovere diversificazione colturale, agricoltura biologica, filiere locali sostenibili e accessibili, capaci di rigenerare il territorio, garantire reddito agli agricoltori e cibo sano per le famiglie?
Cultura e lavoro
La nostra Regione è un importante centro di produzione culturale: eventi, mostre, concerti, cinema, biblioteche, club di ogni dimensione.
Chi lavora in questi ambiti dipende dalla qualità e quantità degli stanziamenti che la Regione eroga per il settore.
Ne consegue che le politiche culturali di una Giunta Regionale non riguardano solo l’immagine turistica del territorio (che spesso sembra essere l’unica cosa che conta per la politica), ma anche le ricadute professionali per chi vive e lavora nel settore culturale.
A scarsi finanziamenti e a bandi di bassa qualità corrispondono pagamenti inadeguati, lavoro nero, precariato. Se la maggior parte dei fondi è indirizzata agli enti maggiori, i più piccoli non potranno generare lavoro.
Queste problematiche sono state messe a fuoco da tutti i lavoratori del settore, dagli anni della pandemia in poi: artisti, maestranze, guide turistiche, personale di biblioteche e musei.
Tutte queste persone sono compatte nel dire che gli stanziamenti regionali devono aumentare, con l’obiettivo di migliorare le condizioni lavorative di chi si occupa di Cultura e Spettacolo nella nostra regione.
Come intendete affrontare questo nodo?
Sanità e welfare
Il sistema misto di servizi pubblici e privati adottato dalla sanità veneta, a Suo giudizio, assicura i principi di universalità e di qualità?
Inoltre, fatte salve uguaglianza ed equità, qual è la Sua visione circa la medicina di prossimità?