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Finanza etica

Caterina Grisanzio – candidata al Comitato Etico

Caterina Grisanzio – candidata al Comitato Etico

All’Assemblea dei Soci del 20 maggio saremo chiamati ad eleggere il nuovo Comitato Etico, organo sociale pensato per dare un contributo su temi centrali per la Banca, le sfide e i valori, aiutandola a riflettere sul futuro.

Ogni persona candidata ha risposto ad alcune domande per presentarsi e condividere le loro idee sul progetto di Banca Etica. Il 26 aprile potrai interagire con loro in diretta streaming: iscriviti subito!

Caterina Grisanzio

Raccontaci qualcosa di te che ritieni importante in prospettiva della tua candidatura

Sono da sempre appassionata ed attenta ai temi etici e, più in generale, interessata alla vita politica nel più ampio senso del termine. Sino dalla rappresentanza studentesca, per arrivare alla rappresentanza politica, la mia storia è impregnata di valori che danno vita ad azioni. Nasce da qui il mio antifascismo, il pacifismo, l’adesione al movimento femminista, la lotta a fianco di associazioni per i diritti LGBT+ e per la difesa del Pianeta Terra. Quando ho scoperto l’esistenza di una Banca Etica e di una finanza etica, vi ho aderito con l’entusiasmo che mi contraddistingue. 

La mia competenza in temi quali le tematiche di genere, l’inclusività, la lotta per i diritti di tutti, la comunicazione sia istituzionale che interpersonale, credo possano essere ben impiegate nel Comitato Etico. Sono impegnata in associazioni in cui presto opera di volontariato e questo mi permette ogni giorno di esercitare da un lato la capacità di gestire conflitti e dall’altro la messa in opera di progetti pensati sulla carta e poi realizzati nella realtà.

Cosa ti motiva ad essere candidato nel Comitato Etico di Banca Etica?

Credo che sia importante partecipare in prima persona e toccare con mano il funzionamento di questi organismi: così come quando sono diventata prima correntista, poi socia di BE, ho voluto poi diventare Valutatrice Sociale per capire come i miei risparmi effettivamente fossero impiegati a favore di realtà territoriali che condividono gli stessi valori. Infine, il Comitato Etico è una specificità di BE e come tale farne parte diventa un valore aggiunto, soprattutto avuto riguardo ai principi ispiratori della sua istituzione e al Codice Etico che lo sovraintende.

In un periodo di grandi sfide esterne di tipo sociale, culturale, ambientale, a partire dalla tua esperienza, quale contributo pensi di poter dare e pensi che il Comitato Etico possa apportare accompagnare l’evoluzione di una banca che è nata per mettere il denaro al servizio delle persone e del pianeta? 

A mio avviso si avverte sempre più la necessità di una educazione alla cittadinanza attraverso la pratica concreta di attività che siano capaci di strutturare un nuovo tessuto sociale: occorre usare questo periodo di crisi sia climatica che sociale e culturale, per ripensare i concetti con cui pensiamo noi stessi e il mondo che ci circonda, dando più valore alla cura dell’esistente, impegnandoci per un progresso che sia finalizzato alla manifestazione della Natura e non al suo asservimento. In un momento storico in cui la fuga e il disimpegno sono massicci: dalla politica, dalla procreazione, dal lavoro, occorre invece impegnarci di più per portare avanti i valori etici e morali che ci contraddistinguono. Proporre temi formativi che includano le questioni di genere, la storia del lavoro femminile e delle lotte per l’emancipazione, il gender pay gap (disparità salariale), i diritti LGBT+. Portare “fuori” a beneficio di molti, comunicare di più i nostri valori, non per una mera opera di proselitismo, ma per dare valore a ciò che siamo. Poter creare e comunicare percorsi virtuosi che possano dare l’esempio di come sia possibile concepire il lavoro e la finanza centrati sulla persona e non sul denaro, riscoprire un senso della vita che non risiede nell’avere, nell’essere, ma nella relazione con gli altri, con l’altro: insomma, riscoprire la partecipazione, la gestione dello spazio pubblico di cui la Finanza e la Banca Etica sono una parte.

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