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DECRETO ATTUATIVO DELLA LEGGE SULLA FINANZA ETICA: LE NOSTRE RICHIESTE

In questi giorni scade il termine per la presentazione delle osservazioni per il decreto attuativo alla legge sulla Finanza Etica (Legge 232/2016), la legge che intende normare le caratteristiche con cui si riconoscono gli operatori di finanza etica, dando conseguente diritto alle agevolazioni fiscali che la normativa prevede.

Banca Etica ha presentato le sue osservazioni, che evidenziano alcuni limiti del decreto:

Incentivi fiscali troppo deboli: i 200mila euro di detassazione degli utili reinvestiti in tre anni sono inadeguati, non portano nessun vantaggio significativo. La richiesta è quella che si rivedano in modo significativo gli incentivi, con la possibilità di eliminare il tetto massimo, così come già avviene per le banche di  credito cooperativo.

Certificazione esterna della sostenibilità dei crediti e dei soggetti finanziati: i processi di valutazione dell’impatto del credito sono un modello proprietario della banca che definisce l’essenza stessa del suo operato e verrebbe snaturato dalla rigidità di esternalizzare questo processo. La richiesta è quella di mantenere la valutazione interna, ma di stabilire l’obbligo per l’intermediario di pubblicare in modo trasparente l’impatto sociale e ambientale di tutti i finanziamenti erogati.

Standard etici internazionali: il decreto fa riferimento in maniera poco chiara alla necessità di adeguarsi a rating di sostenibilità riconosciuti in ambito internazionale, che al momento non esistono. Banca Etica suggerisce di indicare come modelli di riferimento gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, che sono ormai riconosciuti a livello globale.

Le nostre osservazioni al decreto vogliono sottolineare l’importanza di definire i requisiti sia dei prodotti considerabili appartenenti alla finanza etica, ma anche dei processi.

Foto di Luca Gallo.