Per cominciare è fondamentale specificare che esistono differenze profonde tra ciò che si definisce “finanza etica” e la cosiddetta “finanza sostenibile”. La prima delle due, che per statuto e per missione, conforma attività, prodotti e servizi di Banca Etica prevede rigorosi criteri di esclusione che non permettono di finanziare compagnie e pratiche dannose per le persone e per l’ambiente. La seconda adotta invece maglie generalmente più larghe e fa riferimento sostanzialmente alla Tassonomia green europea, le cui contraddizioni sono state già evidenziate e spesso associate all’accusa di consentire una sorta di greenwashing istituzionale.
Per questi motivi la finanza etica è considerata “molto più che sostenibile”, ed è praticata in Europa dalle banche partecipanti a due grandi network, ovvero FEBEA (Federazione europea delle banche etiche e alternative) e GABV (Alleanza globale delle banche fondate su valori). Parlando però dei volumi della finanza etica, ecco i dati relativi al 2020 esposti nel Quinto rapporto. La finanza etica in Europa, elaborato a cura della Fondazione Finanza Etica e pubblicato ai primi di ottobre 2022: i numeri aggregati delle banche affiliate a FEBEA e GABV, con l’aggiunta della cooperativa olandese Oikocredit:
- Attivi: 63,97 miliardi di euro (+15,24 rispetto al 2019)
- Crediti: 46,61 miliardi di euro (+4,27% rispetto al 2019)
- Depositi: 46,66 miliardi di euro (+15,56% rispetto al 2019)
Secondo uno studio che risale invece al 2017, la somma delle attività di finanza etica e sostenibile in Europa ammontava all’epoca a 715 miliardi di euro, per un totale che valeva quasi il 5% del prodotto interno lordo totale dell’Unione europea (nel sommare i dati i ricercatori hanno tenuto molto strette le maglie per non includere i prodotti finanziari o creditizi che si definiscono “etici” ma sono annacquati dal marketing, perché anche l’etica può essere un argomento per vendere di più).
Tornando invece al Quinto rapporto. La finanza etica in Europa, va sottolineato che, a confronto con le banche etiche e sostenibili europee, Banca Etica spunta risultati particolarmente positivi. La quantità di denaro raccolta da Banca Etica attraverso i depositi è cresciuta in media del 16,46% all’anno negli ultimi dieci anni, contro il 7,70% delle banche etiche europee. Dal 2015 al 2020, gli utili di Banca Etica sono cresciuti in media del 53,23%, mentre le banche etiche europee anno registrato una diminuzione (-15,77%). Una differenza sostanziale. I risultati di Banca Etica sono stati migliori anche in tutte le altre voci considerate.
Banca Etica è la prima e tutt’ora unica banca italiana interamente dedita alla finanza etica, opera da 23 anni su tutto il territorio nazionale attraverso una rete di filiali, consulenti di finanza etica e grazie ai servizi di home e mobile banking. Banca Etica raccoglie il risparmio di organizzazioni e cittadini responsabili e lo utilizza interamente per finanziare progetti finalizzati al benessere collettivo. Oggi Banca Etica conta oltre 46 mila soci e 82 milioni di capitale sociale; una raccolta di risparmio di oltre 2 miliardi di euro e finanziamenti per oltre un miliardo a favore di iniziative di organizzazioni, famiglie e imprese nei settori della cooperazione e innovazione sociale, cooperazione internazionale, cultura e qualità della vita, tutela dell’ambiente, turismo responsabile, agricoltura biologica, diritto alla casa, legalità. Banca etica aderisce ai principali network internazionali della finanza etica: Global Alliance for Banking on Values (GABV) e Federazione Europea delle Banche Etiche e Alternative (Febea).
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