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Finanza etica

Informazione e formazione critica sulla finanza

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Finanza etica per la Pace in tempi di guerra

Non avremmo mai pensato di provare di nuovo dolore e rabbia per una nuova guerra dove a soffrire sono le persone più fragili, una guerra che ora si svolge in Ucraina, alle porte dell’Europa.

Il movimento per la finanza etica nasce dal fermo e assoluto rifiuto di ogni finanziamento alla produzione e al commercio di armamenti: un business che non conosce crisi e che da sempre alimenta le guerre e le violenze  in tutti i continenti. Troppo spesso la grande finanza mondiale ha speculato e ancora specula per trarre profitti da queste tragedie.

Come persone che fanno parte del movimento globale per una finanza al servizio dell’uomo e dell’ambiente ci riconosciamo in una cultura pacifista e nonviolenta.

Il Gruppo Banca Etica invita a sostenere le persone e le organizzazioni nostre socie e clienti che in queste ore lavorano per portare solidarietà alle vittime del conflitto e di quanti si stanno impegnando per fermare le armi e ridare centralità alla ragione e al confronto.

Sosteniamo attivamente le manifestazioni per la pace e le richieste di Rete Pace e Disarmo – di cui la nostra Fondazione Finanza Etica è tra i soci fondatori – che sta monitorando l’invio da parte dell’Italia in Polonia e da lì in Ucraina di sistemi d’arma, aggirando la legge 185 del 1990 sul commercio di armi che vieta all’Italia di esportare armi verso paesi in guerra. Condividiamo la richiesta di Rete Pace e Disarmo affinché il Parlamento sia informato di queste operazioni: “Nel ribadire la più ferma condanna per l’aggressione militare della Federazione Russa all’Ucraina restiamo contrari all’invio di armi e materiali militari alle forze armate e a civili ucraini e ad ogni contributo, diretto o indiretto, di tipo militare del nostro Paese che riguardi il conflitto in corso. La risoluzione del conflitto è possibile solo con la “neutralità attiva”, attivando tutti gli strumenti diplomazia ufficiale e popolare, con la pressione internazionale, il disarmo, il sostegno alle forme di trasformazione nonviolenta dei conflitti, il superamento delle attuali alleanze militari, l’opposizione alla militarizzazione e soprattutto proteggendo le persone che sono le principali vittime di ogni guerra”.

I fondi etici nello scenario di guerra

Gli eventi ci portano a commentare fatti che mai avremmo voluto accadessero. In qualità di investitori responsabili dobbiamo comunque analizzare e valutare le implicazioni per i mercati finanziari e per i portafogli della nostra clientela

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è avvenuta il 24 febbraio 2022 sotto gli occhi attoniti del mondo. L’Occidente ha immediatamente risposto con pesanti sanzioni economiche e finanziarie alla Russia. Le ricadute per le economie internazionali sono incerte, è però probabile che si assista a una minore crescita economica e a tassi di inflazione che rimarranno elevati per un periodo più lungo del previsto. 

Dal punto di vista dell’esposizione diretta alla crisi è utile sapere che i portafogli dei fondi etici di Etica sgr non investono in titoli di debito russi e bielorussi. I fondi di Etica Sgr, inoltre, non investono in aziende russe e bielorusse. L’esposizione indiretta alla Russia, legata ai ricavi che le aziende nei portafogli etici conseguono con il mercato russo, rimane marginale e circoscritta a pochi titoli. Inoltre, ad oggi, è sospeso l’investimento dei fondi in titoli appartenenti al settore finanziario (con l’eccezione di alcuni Green Bond per il fondo Etica Impatto Clima), settore fortemente impattato dalla volatilità di questi giorni. Questo fa sì che le maggiori banche esposte alla Russia non siano presenti nell’universo investibile dei fondi di Etica Sgr.

La crisi ha posto in evidenza anche l’urgenza di svincolarsi dalla dipendenza energetica dalla Russia da cui l’Europa importa ingenti quantità di gas e petrolio: ciò potrebbe comportare un’accelerazione negli investimenti green allo scopo di diversificare le fonti di approvvigionamento energetico. La produzione di energie da fonti rinnovabili è da sempre un settore su cui il Gruppo Banca Etica investe con convinzione. 

I fondi comuni di Etica Sgr investono in aziende che adottano pratiche virtuose dal punto di vista ESG (ambientale, sociale e di buon governo aziendale) ed escludono titoli di Stato di Paesi che prevedono la pena di morte o che non garantiscono le libertà civili, di stampa e i diritti politici. Queste scelte, dettate dai valori della finanza etica, si dimostrano spesso anche particolarmente prudenti durante una crisi come quella in corso. 

La situazione attuale è in continua evoluzione e non possiamo escludere che eventuali turbolenze sul mercato russo possano avere un impatto anche sulle valutazioni dei titoli in cui investono i fondi del Sistema Etica. L’ampia diversificazione dei portafogli dovrebbe però essere in grado di smussare la volatilità di breve.

Per tutti gli investitori che abbiano un orizzonte temporale medio-lungo (come sono la gran parte di coloro che scelgono la finanza etica che non ha finalità speculative), il consiglio resta quello di non cedere al panico generato dalla volatilità delle borse e di attendere l’assestamento della situazione.

Per l’analisi completa puoi leggere l’articolo sul sito di Etica Sgr.

I prestiti obbligazionari emessi da Banca Etica

Chi possiede un prestito obbligazionario emesso da Banca Etica, potrebbe aver assistito in questi ultimi mesi a una variazione della quotazione al ribasso, che non è legata alla guerra in Ucraina ma al rialzo dei tassi d’interesse. È bene ricordare che in ogni caso, a prescindere dalla quotazione attuale del titolo, a scadenza lo stesso verrà rimborsato al 100% ovvero esattamente la cifra inizialmente sottoscritta, per cui mantenendo il titolo fino alla scadenza, si ha la garanzia di essere integralmente rimborsati. Nel frattempo il cliente percepirà le cedole esattamente come previste dal piano.

Disinvestire oggi per evitare maggiori perdite in futuro sarebbe un errore proprio per le ragioni sopra menzionate.

Per qualsiasi ulteriore dubbio, il confronto con un professionista del risparmio è importante e i nostri colleghi e colleghe sono, come sempre, a disposizione per consigliarvi al meglio.

Foto di copertina by Edoardo Ceriani on Unsplash