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Etica e cooperativa

Vita associativa e governance

Etica e cooperativa

Il Consiglio di Amministrazione scrive ai soci e alle socie

L’Assemblea è il luogo primario del governo della banca: “una testa un voto” assume una valenza strategica.

È importante esprimersi, far sentire la propria voce attraverso uno strumento di democrazia: questo è il voto. 

Un sistema di governo così esigente come il nostro implica che le Assemblee siano un importante momento in cui tastare il polso alla motivazione della base sociale e il suo interesse per lo sviluppo della Banca.

La partecipazione all’Assemblea ci fa avere una chiara indicazione sia sulla forza della nostra struttura associativa sia sull’impegno nella crescita del nostro progetto da parte di tutti i portatori di valore che formano parte del nostro modello di governo/governance cooperativo/a.

Questo è il significato politico più profondo delle nostre Assemblee e, perciò, dobbiamo averne speciale cura. 

Banca Etica possiamo farla solo insieme, lavorando per l’unità e per un progetto comune, con reciproca fiducia

Leggi la lettera a tutte le socie e i soci con cui il Consiglio di Amministrazione, con l’approssimarsi dell’assemblea del 18 settembre, illustra il percorso fin qui seguito per definire i punti all’ordine del giorno, il senso delle decisioni assunte e presentate alla base sociale per l’approvazione.

Il 12 agosto è arrivato il nulla osta di Banca d’Italia che ha dato il via libera alla presentazione delle proposte di modifica statutaria.

L’assemblea di Palermo avrà quindi come temi i processi della governance della banca, sui quali la base sociale e i portatori di valore si confrontano da tempo.

Saremo chiamati a votare su:

– proposte di modifica statutaria che riguardano in particolar modo il numero dei mandati dei consiglieri di amministrazione e della persona presidente

– la revisione del Patto Associativo e Regolamento dei Portatori di Valore

Le modifiche allo Statuto intendono dare chiarezza al numero dei mandati delle persone del Cda: 4 anche se esercitati in modo non continuativo, e specificano che una persona può rimanere nel ruolo di Presidente fino a 3 mandati (sempre nell’ambito dei 4). In via eccezionale se la persona diventa presidente al 4° mandato, per continuità e buon governo, può ricandidarsi anche per il 5° mandato come presidente.

La revisione dello statuto sarà approvata con una votazione unica.

Con la presentazione in assemblea delle modifiche al Patto Associativo e del nuovo Regolamento dei Portatori di Valore si conclude il lavoro avviato con il Cantiere Partecipazione nel 2017.

Il Regolamento fa sintesi di posizioni a volte anche contrapposte ed è il risultato di un minuzioso lavoro di ascolto e di mediazione.

Raccoglie tutti i regolamenti che riguardano i Portatori di Valore (Coordinamenti delle Aree Territoriali, Coordinamento delle Socie e dei Soci Lavoratori, Coordinamento Organizzazioni Socie di Riferimento).

Obiettivo è regolare la complessità di un modello organizzativo basato sulla partecipazione delle persone socie che ha subito negli anni continue evoluzioni e che oggi è chiamato ad essere all’altezza di nuove sfide e opportunità, due su tutte: la crisi che coinvolge le forme tradizionali della partecipazione e la digitalizzazione.

In particolare, per stimolare una vivace partecipazione nelle nostre comunità territoriali, i Gruppi di Iniziativa Territoriale (GIT), sono state inserite delle nuove regole per favorire l’ingresso e la responsabilizzazione di sempre nuove figure: l’introduzione di criteri per promuovere la rappresentanza di genere e intergenerazionale e nuove regole sui mandati per cui i Coordinatori e le Coordinatrici dei GIT e i Referenti dei cinque Coordinamenti di area territoriale svolgeranno il loro incarico per 2 mandati (6 anni).

Oltre a questo, il Cantiere Partecipazione ha elaborato la proposta di introdurre  il limite di 2 mandati (6 anni) anche per gli altri componenti del GIT, estendibili a 3 in caso di territori con un numero di soci inferiore a 250. Le norme transitorie per garantire la continuità prevedono che tutti i componenti dei GIT in carica possano svolgere un altro mandato (3 anni).

La norma ha l’obiettivo di incentivare il ricambio, in un contesto comunque ampio di spazi differenziati di partecipazione.

Questa precisa proposta di modifica, pur essendo il risultato di un lungo processo partecipativo ha fatto emergere visioni diverse: c’è una parte di soci che ritiene che in alcuni territori possano esserci delle difficoltà nel ricambio; altri reputano non opportuno dare limiti ai mandati in questo organismo. 

Il Cda, pur condividendo i risultati del percorso, ha preferito far sì che su questo tema sia l’Assemblea ad esprimersi con una votazione autonoma.  

È un momento di scelte che tutti e tutte siamo chiamati a operare, è il momento di prendersi cura di Banca Etica, informandosi, esprimendo il proprio voto, continuando a sostenerla nel quotidiano.

Ti aspettiamo a Palermo e online il 18 settembre.