Dagli incontri fortuiti nascono le migliori occasioni. È quanto è successo a Mauro Orso, ideatore e creatore della piattaforma iSpoon, un’app per la ricerca di lavoro temporaneo già consolidata in Italia.
Il primo incontro con Maurizio Astuni, commercialista di Genova e poi con l’ex ministro Cécile Kyenge. Da entrambi la stessa intuizione: utilizzare e declinare iSpoon per aiutare i rifugiati a cercare lavoro. Così è nata la piattaforma StartRefugees.
Anche Banca Etica ha creduto nel progetto e ha erogato in suo favore nel 2017 un finanziamento: la piattaforma – in uso presso cooperative/onlus impegnate nei progetti di accoglienza Sprar– si occupa di mettere in contatto domanda e offerta di lavoro, quindi aziende e privati con richiedenti asilo o rifugiati ospitati nei centri di accoglienza.
In StartRefugees convivono due anime, quella innovativa e tecnologica del partner iSpoon con quella sociale del partner Agorà. Il Consorzio Agorà è il gestore che si occupa dei centri di accoglienza e dei servizi per i migranti da oltre 15 anni in Italia.
Secondo i dati del Ministero dell’Interno sono stati oltre 123 mila i richiedenti asilo e protezione internazionale nel 2016, il dato più alto nell’ultimo ventennio.
Con molta difficoltà solo una piccola parte riesce a integrarsi all’interno delle comunità locali, nell’attesa che venga concessa una forma di protezione da parte dello Stato. Lo stesso vale anche per chi riesce a godere dello status di rifugiato fino a 5 anni.
Da questa consapevolezza è partito il progetto StartRefugees. L’impegno sociale è chiaro: attraverso il lavoro, si intendono creare maggiori occasioni di socialità e integrazione tra persone fortemente svantaggiate – nella maggior parte dei casi persone con spiccate capacità professionali e volontà di lavorare – e la collettività potenzialmente interessata e alla ricerca di queste professionalità.
«Il ruolo di Banca Etica per la realizzazione del progetto è stato molto importante, ha dichiarato Maurizio Astuni, commercialista e partner fondatore di StartRefugees. Infatti, oltre alle risorse dei soci (circa 40 mila euro), ha consentito, tramite un finanziamento a medio termine di 150 mila euro, di avere la copertura delle spese di avviamento della piattaforma e di startup del progetto».
Si è trattato di un finanziamento molto significativo per Banca Etica – per il valore sociale che si vuole perseguire – e unico perché è stato il primo che viene erogato a favore di una SIAVS (Startup Innovativa a Vocazione Sociale).
Al momento l’iniziativa è localizzata nel comune di Genova e Savona, e prevede di partire dalla regione Liguria per via via spostarsi su tutto il territorio nazionale. La piattaforma è accessibile online da fine giugno, seguiranno in un secondo momento le versioni mobile (iOs e Android).
a cura di Alessandra Certomà
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