Pasquale un giorno decide di cambiare nome e farsi chiamare Tony. Perché sebbene nato a Bari, a 9 anni, a metà degli anni Sessanta, vola oltreoceano con la famiglia e cresce da vero americano. Tassista di professione a Yuma, viene arrestato a causa del suo “secondo lavoro”: trasportare migranti illegali negli Stati Uniti attraverso la frontiera messicana.
È così costretto a scegliere: la galera in Arizona o la deportazione in Italia. Rientrato in Puglia, si ritrova a vivere solo in una grotta a Polignano a Mare e guarda l’Italia come un piccolo Paese immobile, senza opportunità e senza sogni. Ma Tony non è disposto ad arrendersi.
“Tony Driver”, primo lungometraggio del regista barese Ascanio Petrini, è l’unico film italiano in concorso alla 34. Settimana Internazionale della Critica (SIC), la sezione autonoma e parallela organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI) nell’ambito della 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2019).
Prodotto in associazione con Banca Etica ai sensi delle norme sul tax credit, è la storia vera di un immigrato in terra straniera che torna in Italia dopo che il suo “sogno americano” è andato in pezzi.
Appuntamento il 3 settembre alle ore 14.00
Palazzo del Casinò – primo piano, Sala Perla
Lido di Venezia
Per maggiori info consulta: www.sicvenezia.it
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