In collaborazione con Italia che Cambia – Testi di Roberto Vietti
Acque vicentine è una società pubblica che gestisce il servizio idrico a Vicenza e in altri 34 comuni della provincia. Acquedotto, fognatura e depurazione: servizi pubblici locali, “fondamentali per il benessere della comunità”, ci dice Fabio Trolese, direttore generale della società. “Siamo incaricati di questo impegnativo e nobile lavoro”.
Banca etica è una realtà con valori coerenti a quelli di Acque Vicentine. “Siamo una realtà industriale e produttiva che lavora in un settore e tratta una materia che ha dei risvolti economici e sociali assolutamente rilevanti. Banca Etica è in linea con la nostra volontà e il nostro essere”.
Da Banca Etica abbiamo avuto dei prestiti a breve termine ed anche la disponibilità di fare un mutuo a lungo termine per finanziare gli investimenti, “con condizioni assolutamente positive”.
Una migliore qualità dei corsi d’acqua e delle coste è un beneficio collettivo. “Il 70% degli appalti – aggiunge il dg di Acque Vicentine – tornano in imprese venete, questo porta un ritorno di manodopera e ricchezza che rimane sul territorio, è un circolo virtuoso: servizio in monopolio naturale, bollette pagate dai cittadini, ritorno anche in termini economici sul territorio”.
Solo l’1% – 2 % dell’acqua che arriva a casa viene bevuta, per la maggior parte viene utilizzata per altri scopi. Per questo motivo e per le le nuove normative sull’ambiente è necessario migliorare tecnologicamente le infrastrutture che consentono l’abbattimento delle sostanze inquinanti. “Questi sono benefici non percepiti direttamente dal consumatore, ma sono dei benefici sentiti dalla collettività. Un benessere ambientale, una migliore qualità dei corsi d’acqua e delle coste sono benefici per tutti”.
Dove vanno i soldi delle bollette pagate dai cittadini? “Da un lato servono per dare continuità al servizio dell’acquedotto e delle fognature, dall’altro per la realizzazione degli investimenti, che mantengono e migliorano la qualità del servizio, soprattutto nella parte di depurazione”.
Tutto ciò richiede grandi sforzi, tecnologici, economici e finanziari. “Le opere che noi realizziamo vengono pagate dai cittadini con le bollette in un numero di anni molto lungo, in media pari a venti trent’anni”.
Difronte a questa sfida data dalla necessità di investimenti, è importante da parte di Acque Vicentine essere un ente credibile, trasparente e autorevole. “Essere una società pubblica è il nostro migliore biglietto da visita per poter dare garanzia ai cittadini che agiamo in un modo esclusivamente finalizzato al servizio e agli investimenti.”
Gli investimenti fatti servono per dare continuità al servizio e, in alcuni casi, per estendere il servizio dove ancora non c’è: in Veneto ci sono zone che non sono ancora servite da fognatura. “Questo è uno dei compiti primari che abbiamo in questo momento: estendere il servizio nelle zone non servite o anche di completare le opere che non sono state ancora finite.”
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