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Cosmesi naturale, essenza (etica) di Sardegna

Cosmesi naturale, essenza (etica) di Sardegna

A cura di Corrado Fontana di Valori.it

 

Mare blu e acqua cristallina, ma anche vegetazione lussureggiante dai profumi intensi. Macchia mediterranea dove si diffondono lentisco, mirto, elicriso… e dove la pastorizia è pratica antica che genera materie prime di alta qualità. Al di là delle cartoline, questi sono alcuni degli ingredienti che contribuiscono a distinguere le formule di Insula Natural Body Care, laboratorio cosmetico nato a Urzulei, piccolissimo comune collocato nel cuore della Sardegna. Immersa nel paesaggio impervio e affascinante del Supramonte, tra Barbagia ed Ogliastra, l’impresa è stata avviata nel 2018 a partire dalla passione e dalle competenze acquisite da Raffaele Bangoni negli studi in tecniche erboristiche condotti ad Urbino, poggiando anche sull’esperienza più che decennale del saponificio di famiglia. E il laboratorio, i cui prodotti sono distribuiti sull’isola e hanno particolarmente successo grazie al commercio online, prevede nei prossimi mesi di dover integrare l’organico sia per la parte commerciale e amministrativa che per la produzione.

Doccia Shampoo Insula 100% biodegradabile

«Facciamo detergenti e cosmetici – racconta Bangoni – per la cura del viso, del corpo e della pelle, completamente naturali e al 100% biodegradabili. Scegliamo materie prime che abbiano un impatto ambientale bassissimo, e anche nella selezione dei fornitori adottiamo questi criteri. In alcuni casi utilizziamo estratti realizzati da noi fin dalla raccolta dello spontaneo, delle piante sul territorio. Tra le varietà più utilizzate c’è sicuramente l’elicriso, che viene elaborato in varie forme, come oliolito, come estratto glicerico, come olio essenziale, acque distillate… tutti elementi che poi vengono introdotti nelle nostre formule».
E però Insula Natural Body Care guarda anche un po’ più in là: «L’obiettivo è quello di sviluppare una filiera corta delle erbe officinali in Sardegna, composta da soggetti che lavorano con una certa etica, oltre che meritevoli per la qualità del prodotto. Ad esempio acquistiamo all’esterno un olio certificato biologico di lentisco, così come il latte di asina e di capra da allevamenti certificati bio e che lasciano gli animali allo stato brado, garantendo così il massimo rispetto del bestiame. Stiamo valutando di sviluppare un’analisi della nostra carbon footprint, l’impronta ecologica, e abbiamo da poco stipulato il contratto per avere energia elettrica solo da fonti rinnovabili al 100%. Sul piano dei prodotti, stiamo cercando di sostituire quanto più è possibile il Pet con Pet riciclato, o addirittura con vetro e alluminio. Abbiamo sempre avuto questa attenzione, impieghiamo solo carta riciclata. Tutti i nostri imballaggi secondari sono riciclabili».

Raccolta di piante spontanee per la produzione dei cosmetici

Una visione green e social che si incontra con quella di Banca Etica, evidentemente, «dove – continua Bangoni –, a differenza che in altri istituti, ho trovato chiarezza e trasparenza fin dall’inizio. Se c’è qualcosa che si può fare o no te lo dicono e in fretta. Inoltre, l’idea che Banca Etica finanzi realtà con determinati impatti sociali e ambientali, ad esempio le cooperative di donne con obiettivi di riscatto (da Babbajola alla CAS, per esempio, ndr), per me è un fattore importante, perché – in un certo modo – sottrae energie all’altra economia, quella speculativa, che nella nostra Regione, specialmente grazie a realtà del comparto chimico, metallurgico, petrolchimico, bellico e turistico, è devastante». L’azienda di Urzulei, insomma, è anche centro di “cosmetica militante” su diversi fronti, e trova una sponda nelle parole di Giulia Porcu della filiale di Sassari, che sottolinea la completa condivisione dei principi di tema ambientale, e chiosa: «Banca Etica non può che essere l’espressione delle esigenze di un’identità imprenditoriale come questa».  

L’anima di Insula Natural Body Care – e della sua clientela –, del resto, si coglie anche dalle piccole cose. Ad esempio dal buon riscontro che stanno ricevendo i suoi shampoo, docciaschiuma e balsami in formato solido. Si presentano come delle saponette («ma sono meno aggressivi sul cuoio capelluto», precisa Bangoni) e consentono un risparmio di acqua e packaging non indifferente rispetto ai flaconi tradizionali.