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GIT Lazio Sud

Gruppo di iniziativa territoriale di riferimento dei soci di Banca Etica della città di Roma ( Roma Sud) e del Lazio meridionale ( provincia di Roma, Frosinone e Latina)

RIUNIONE MENSILE DEL 5 Dicembre 2022 : I SOCI INCONTRANO HUMMUSTOWN

RESOCONTO RIUNIONE MENSILE DELLE SOCIE E DEI SOCI DEI GIT DEL LAZIO lunedì 5 Dicembre 2022  ore 18:00

 

I SOCI INCONTRANO LE REALTA’ SOCIE /1 : IL PROGETTO HUMMUSTOWN

 A partire da questa occasione e a seguire riserveremo uno spazio della riunione alla presentazione delle realtà socie, in particolare quelle che sono state oggetto di una valutazione socio-ambientale ,  al fine di valorizzare il loro impatto socio-ambientale nel territorio e rendere maggiormente consapevole la base associativa. In questa prima occasione abbiamo presentato  il progetto Hummustown un’iniziativa nata a Roma con passione per far conoscere il cibo e la cultura siriana nel mondo, la compassione nell’ aiutare i siriani ad integrarsi ed essere accolti come comunità e per fornire occupazione e formazione a coloro le cui vite sono state improvvisamente interrotte Questa iniziativa è stata promossa dal gruppo Valutatori Sociali in collaborazione con il gruppo Comunicazione che curerà l’organizzazione “logistica” dell’evento e la sua diffusione mediatica  soprattutto in previsione di effettuare nel futuro le riunioni mensili del GIT in forma “itinerante” e coinvolgere nuovi soci e simpatizzanti

  • A breve pubblicheremo un articolo su di loro che sarà pubblicato sulla nostra pagina web

FINANZA ETICA E NUOVO CONTESTO SOCIO-ECONOMICO.

Abbiamo presentato i principali contenuti emersi a tale riguardo durante  l’incontro di rete area centro tenutosi il 19 novembre 2022 a Roma che ha visto la partecipazione di diversi componenti del consiglio di Amministrazione e del direttore generale di Banca Etica Nazzareno Gabrielli. Si è patrlato quindi delle nuove sfide che la Banca dovrà affrontare, dei processi di governance cooperativa, del rapporto con il sistema bancario (focus su banche armate) e molto altro ancora. Questi i principali contenuti emersi:

  • Aumento della povertà assoluta, riduzione del potere di acquisto, guerra Russia Ucraina, pandemia, avvio di una politica monetaria restrittiva da parte della Banca Centrale Europea con conseguente aumento dei tassi d’interesse costituiscono lo scenario all’interno del quale la nostra banca si troverà ad operare nel prossimo futuro. Come declinare il piano strategico in questo nuovo contesto in cui sia famiglie che imprese si troveranno in crescente difficoltà?
  • Da una parte è stata ribadita l’opportunità di consolidare e sviluppare ulteriormente la raccolta di capitale sociale considerando che ogni 1000€  di capitale sociale aggiuntivo consente alla banca di finanziare progetti ad impatto  per 12000€. A tale riguardo:
    • Tra le strategie adottate per aumentare il capitale sociale al momento si sta pensando ad introdurre una forme di remunerazione del capitale sociale sia di carattere finanziario ( in particolare per le fondazioni che investono in Banca Etica) che di carattere non finanziario perchè si prende atto che il fine etico dell’investimento in Banca Etica è condizione necessaria ma non sufficiente per pervenire ad uno sviluppo armonico del capitale sociale.
    • Una particolare attenzione è stata dedicata all’apporto di capitali  in  Banca Etica da parte di soggetti che fanno riferimento alle c.d. “banche armate” perchè si tratta di una questione su cui il Comitato Etico della banca ha riflettuto e continua a riflettere. Considerando che un certo livello di interazione con altre banche è ineliminabile , quale dovrebbe il confine di collaborazione accettabile? Da questo punto di vista la Banca ha ritenuto che l’elemento discriminate  debba osservare il criterio del massimo impatto socio-ambientale  : in altre parole è preferibile accettare anche l’investimento nel capitale sociale da parte di altre banche per 2 ragioni: (1) il loro contributo in termini di capitale sociale consente alla nostra banca di accrescere la propria capacità di adempiere alla propria mission sociale (2) l’assetto cooperativo (1 testa = 1 voto) limita fortemente la capacità di queste organizzazioni di influenzare le scelte gestionali di Banca Etica.
    • Si osserva inoltre l’opportunità di un rafforzamento dell’attuale asset patrimoniale in considerazione del progressivo deterioramento della qualità del credito ( crescita degli NPL – non performing loans) che impone la necessità  di gestire in maniera efficiente i crediti incagliati anche attraverso lo strumento della cessione del credito a società specializzate e la conseguente perdita del rapporto con il cliente

 COME RILANCIARE LA PARTECIPAZIONE ATTIVA DEI SOCI E COME RENDERE PIU’ FLUIDA LA COMUNICAZIONE TRA SOCI E FILIALE.

In questa parte abbiamo relazionato rispetto ai bisogni emersi a seguito di un  incontro tenutosi con alcuni soci che hanno condiviso la loro esperienza  evidenziando l’opportunità di avere una comunicazione più fluida con la filiale di riferimento. Tale incontro, che ha visto la partecipazione di Massimo Ronchieri dell’Ufficio Relazioni Associative, si è svolto in maniera estremamente collaborativa da parte dei soci interpellati evidenziando i seguenti bisogni

  • Bisogno di chiarezza relativamente al processo del credito e alla documentazione richiesta;
  • Bisogno di consulenza/partnership;
  • Bisogno di avere tempi certi e relativamente veloci nella concessione del credito;

Relativamente al punto 1 abbiamo convenuto che buona parte delle problematiche nasce spesso da una carenza di preparazione delle organizzazioni a livello amministrativo ( coinvolge sia le cooperative che le associazioni ) a cui si aggiunge una non sempre impeccabile assistenza da parte dei commercialisti che spesso non hanno sufficienti competenze sul terzo settore.

Relativamente al punto 2 si ritiene una consulenza vera e propria non possa essere prestata dalla Filiale  perchè, aldilà di un orientamento generale, la Filiale si troverebbe a svolgere un lavoro in conflitto d’interesse con quello dell’ufficio fidi.

Non abbiamo affrontato compiutamente il punto 3 per ragioni di tempo.

Di tali contenuti ne abbiamo parlato con la direttrice della Filiale di Roma Maura Isernia  la quale ha apprezzato il lavoro svolto riconoscendo al GIT il ruolo di “antenne” delle necessità del territorio del punto di vista del socio rimanendo in capo alla filale il compito di gestire le problematiche eventualmente emerse.

Allo stesso modo come GIT abbiamo avuto  occasione di comunicare  a Maura che il gruppo di iniziativa territoriale vive della motivazione dei soci che si sentono stimolati a dare un contributo impiegando tempo libero se ritengono che questo contributo possa produrre un qualche effetto “tangibile” e per il bene comune.

Pertanto la richiesta che intendiamo di fare alla filiale è quella di autovalutare

  • se quanto rilevato è meritevole di attenzione indipendemente da chi lo ha segnalato e dal numero delle segnalazioni pervenute;
  • nel caso che la Filiale ritenga che queste considerazioni siano meritevoli di attenzione , come il GIT può essere di aiuto alla filiale

In ogni caso l’ambito di azione del GIT non intenderà mai entrare nel merito di casi specifici

Ferme restando le premesse di cui sopra abbiamo proposto alla Filiale se se non sia possibile realizzare nel tempo dei tutorial ( video su Youtube) orientati ai fruitori di finanziamenti per renderli consapevoli del processo del credito , di come presentare i documenti in maniera corretta , delle molteplici soluzioni di credito ( non solo prestiti ma anche forme alternative al credito bancario in ottica crowdfunding, questione emersa ieri durante la riunione), dei documenti da presentare e i requisiti che devono avere, i tempi di evasione di una pratica.ecc.
Questo discorso è stato avviato con le cooperative ma potrebbe essere esteso anche al mondo associativo.

Aggiungiamo che una maggiore conoscenza del processo del credito è sentita come importante anche da parte dei valutatori sociali come è emerso durante l’incontro a San Servolo

VARIE ED EVENTUALI

  • Proposta da parte della socia Chiara Cavallaro di intraprendere una collaborazione tra Fondazione Finanza Etica e CNR sul tema delle monete complementari
    • Chiara contatterà la fondazione Finanza Etica tenendo informati i GIT Lazio Nord e Lazio Sud
  • Proposta da parte della socia Giuliana di costituire un gruppo di lavoro all’interno del GIT che si preoccupi di pensare a nuove dinamiche e strategie per individuare le nuove forme di povertà con l’ottica di individuare modalità di recupero
    • Giuliana invierà all’attenzione dei GIT Lazio Sud e Lazio Nord una proposta di costituzione di un gruppo di lavoro

Cari saluti

Giorgio Sciò – Git Lazio Sud

 

 

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