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Hokuzenko, scuola Zen che unisce meditazione e sostenibilità ambientale

Hokuzenko, scuola Zen che unisce meditazione e sostenibilità ambientale

Tra Cuneo e Alba, in Alta Val Pesio, a Lequio Tanaro, c’è una cascina immersa nella natura lussureggiante delle Langhe dove si rinnova ogni giorno la tradizione millenaria buddhista della meditazione Zen tramandata fino a noi dall’India attraverso Cina e Giappone. Merito dell’associazione Hokuzenko di Torino che, col supporto finanziario strategico di Banca Etica, ha acquistato e sta ristrutturando i locali per offrire alle persone un luogo ideale per riunirsi, meditare e trovare serenità in comunione con l’ambiente naturale circostante. «Abbiamo quattro ettari di terra – precisa il presidente di Hokuzenko, Mario Fatibene -, un noccioleto con mille alberi, e la proprietà è costeggiata da un ruscello, con due pozzi. La cascina è costituita da diverse strutture che stiamo mettendo a posto e abbiamo già ricavato un primo spazio per la meditazione di un centinaio di metri quadri, in parte lavorandoci direttamente in parte affidandoci a un’impresa. Al di sopra ci sarà un’altra stanza della stessa dimensione. Siamo alla fine di una strada che, tra piccole cascine distanziate, termina in una lingua di prato circondata dai boschi: per noi è fondamentale, del resto, il contatto con la natura, e qui ci riuniamo, possibilmente abbandonando cellulari e computer».

Hokuzenko Zen Torino, la nuova struttura per meditazione e verso l'impatto zero a Lequio Tanaro, Cuneo
Hokuzenko Zen Torino, la nuova struttura per meditazione e verso l’impatto zero a Lequio Tanaro, Cuneo

Hokuzenko è un’associazione che oggi conta una cinquantina di persone socie e nasce dalla volontà di seguire la pratica dello Zen secondo quanto trasmesso dalla scuola Rinzai, direttamente da maestro ad allievo, da 2500 anni a oggi senza interruzione. E la meditazione Zen è una pratica che oggi viene spesso sintetizzata e praticata in diversi ambiti con formule come quella della mindfulness, i cui effetti e la cui efficacia vengono approfonditi e sostenuti da un’ampia letteratura, che trova sponda nell’interesse diffuso tra medici e psicoterapeuti. «La meditazione – sottolinea infatti Fatibene – ha degli effetti positivi dal punto di vista psicologico, nella centratura di se stessi e nella profondità della conoscenza di sé. Lo Zen si muove nell’alveo del buddismo, e il buddismo è uno spiritualismo che affonda le sue radici nel pragmatismo, non è teologico, non ha dogmi da proporre, ci aiuta a conoscere noi stessi a partire dalla auto-osservazione, cosa tutt’altro che facile in un mondo dove la vita è così nevrotica e frenetica, e in cui fermarsi acquisisce sempre più valore. La nostra è una pratica basata sull’esperienza, può essere adottata da chiunque, in qualunque ideologia o religione si riconosca, e ha quindi un carattere fortemente inclusivo: tant’è che tra i suoi principi di base ci sono la non-discriminazione, l’equanimità, la compassione, la condivisione, l’apertura, la non-separazione tra l’essere umano e gli altri esseri. Noi siamo anche gli alberi, siamo gli animali, siamo ciò che ci circonda e non abbiamo una concezione di appropriazione, di sfruttamento, di guerra, di competizione o di odio». 

Hokuzenko sta quindi facendo della cascina di Lequio Tamaro un luogo di grande armonia, simbolica, spirituale e pure pratica coi propri convincimenti, rendendola anche un piccolo esperimento di ecologia, realizzando una struttura che mira all’impatto zero sul piano della gestione energetica, con l’installazione di pannelli solari termici sia per il riscaldamento che per l’acqua calda di consumo, e con un impianto di recupero delle acque piovane, delle acque grigie e delle acque nere. 

Hokuzenko Zen Torino, la nuova struttura per meditazione e verso l'impatto zero a Lequio Tanaro, Cuneo
Hokuzenko Zen Torino, la nuova struttura per meditazione e verso l’impatto zero a Lequio Tanaro, Cuneo

Un approccio ambientalista che, unito ai valori di inclusione e rispetto dell’altro condivisi, costituisce una base solida d’incontro con Banca Etica, avvenuto per dare a Hokuzenko un luogo ideale dove svolgere le proprie attività, ottenuto dopo un iter complicato durante il quale, ricorda Roberta Abelli, viceresponsabile della filiale torinese, «l’atteggiamento dell’associazione è sempre stato positivo e di forte collaborazione, e soprattutto di reciproco aiuto nel superare le difficoltà per arrivare alla realizzazione del progetto». Questa reciprocità, del resto, perdura ed emerge nelle parole finali di Fatibene: «Per noi è molto importante anche solo l’appoggio di un conto corrente piccolo come il nostro su Banca Etica, perché ci garantisce sull’uso etico del denaro. Ed è per questo che siamo diventati soci. Anche perché ci siamo accorti che spesso ci si dichiara etici ma, quando si parla di denaro, ricadono nell’utilizzo della “mente calcolante” descritta da Heidegger anche persone che non ci si sarebbe aspettato lo facessero».

Photo Credit: Hokuzenko