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l Birrificio Messina salvato dai suoi dipendenti!

Il Birrificio Messina, dopo tante difficoltà economiche e burocratiche, riaprirà a settembre, grazie a 16 dipendenti che hanno deciso di investire il loro TFR in una cooperativa per salvare l’azienda. Un altro esempio di successo di workers buyout che decreta il salvataggio di un’azienda grazie alla forza dei suoi lavoratori: maestri birrai professionisti, ma anche tecnici tuttofare, hanno allestito il capanonne, effettuato la relativa manutenzione e hanno montato e riparato macchinari e attrezzature, tutto per poter partire con la produzione di birra a settembre.

A sostenere il Birrificio Messina, oltre ai dipendenti, è stata fin dall’inizio la Fondazione di Comunità, la Onlus che ha aiutato i 16 soci nella redazione del piano industriale e nel coinvolgimento delle piattaforme della cooperazione nazionale ed internazionale per la costruzione del capitale da investire nella fase di start-up. Al budget iniziale previsto di un milione 200 mila euro, hanno contribuito anche la Crias e la Fondazione.

Banca Etica ha dato il suo appoggio con un finanziamento di 190.000 euro come anticipo per il fondo di CFI (Cooperazione Finanza Impresa) di 200.000 euro stanziati per l’acquisto di attrezzature per la produzione di birra.
L’impegno dei 16 lavoratori che hanno creduto così fermamente in questa impresa deve essere di esempio per tutte le aziende, perché diventi un modello da seguire, un sogno diventato realtà grazie all’unione di tutte le forze.

Leggi la storia del Birrificio Messina, visita il loro sito e sostieni la loro impresa!