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La mobilità sostenibile passa dalla ricarica

La mobilità sostenibile passa dalla ricarica

A cura di Corrado Fontana di Valori.it

«Siamo convinti che in futuro tutte le automobili saranno elettriche, in ogni garage ci sarà un caricatore, e ogni luogo dove ti fermerai con la macchina avrà una presa facile per ricaricarla. E ci sono tante tecnologie e alternative di prodotto da sviluppare, e infiniti progressi da compiere con l’unico fine di diffondere una mobilità sostenibile e pulita, per frenare e porre rimedio ai danni compiuti fino a qui. Banca Etica è attenta a tutto questo e l’abbiamo notato anche nelle modalità in cui si è sviluppato il nostro rapporto. Siamo una azienda in fortissima crescita (fatturato 2020 da 370 mila euro, circa tre volte quello del 2019, ndr) e abbiamo trovato una grandissima capacità di comprendere ciò che facciamo e la nostra visione. Credo sia la prima volta che ho riscontrato in una banca un reale interesse per l’impatto ambientale positivo che stiamo cercando di accelerare, che la mobilità sostenibile può portare». Parola di Alberto Stecca, amministratore delegato (o CEO, all’americana) di Silla Industries, piccola – per ora – ma ambiziosa impresa padovana, nata come startup innovativa nel 2019.

Passata nel corso dell’ultimo anno – nonostante la crisi della pandemia – da 4 a 21 persone in organigramma, Silla Industries ha come obiettivo rendere più semplice la ricarica dei veicoli elettrici con l’energia prodotta localmente, ovvero dagli impianti fotovoltaici di piccola e media potenza che negli anni sono fioriti in Italia, installati nelle case e nelle aziende, ma anche in agriturismi, hotel… Il core business della società si è sviluppato perciò a partire da Prism, suo primo prodotto, un caricatore per auto elettriche dal design accattivante e dotato dell’intelligenza tecnologica necessaria per indirizzare l’energia, specie quella generata in eccesso che verrebbe  immessa nella rete e “sprecata”, programmando le sessioni di ricarica e monitorando il processo, anche da remoto. Ricaricare un’auto elettrica, infatti, non è esattamente come ricaricare un telefonino cellulare, e non ha i medesimi costi.

C. Griletti e A. Stecca di Silla Industries

«Nel 2021 – prosegue Stecca – dovremmo chiudere con una produzione poco superiore ai 6 mila pezzi, quando solo l’anno scorso erano alcune centinaia. E se immaginiamo un futuro di mobilità elettrica e sostenibile, perciò alimentata da fonti rinnovabili, sono convinto che il sole avrà una importanza strategica nell’equazione tra consumo e produzione. In Italia ci saranno ormai quasi 800 mila impianti solari installati con potenze di tipo domestico, cioè fino ai 12-13 kW, e considerato che generalmente non siamo sempre in casa quando l’impianto produce, e pur programmando il funzionamento delle apparecchiature e degli elettrodomestici, facilmente ci si trova con una produzione eccessiva. È possibile utilizzare delle batterie in casa per accumulare quella energia e usarla quando fosse necessario. Ma posso anche sfruttare la batteria della macchina. Questa soluzione vale pure, naturalmente, per i parcheggi di molte aziende, che sono dotate di impianti fotovoltaici non gestiti adeguatamente».

Un caricatore di Silla Industries per le auto elettriche

La società, che per la parte tecnologica e di ricerca e sviluppo è guidata da Cristiano Griletti, scommette quindi tutto su un Pianeta fossil free, e su questa linea ha trovato il sostegno e la consonanza con Banca Etica. «Silla Industries è molto vicina ai valori fondamentali della banca – sottolinea Matteo Gianella, gestore presso la filiale padovana –. E, più che un partner bancario, cercava un compagno di viaggio che le consentisse di muovere i primi passi».

L’impresa, del resto, è in pieno sulla cresta di un onda di mercato globale che sembra  solo al principio del suo sviluppo, e cerca di ideare continuamente soluzioni ad hoc per espandersi. Dall’adesione alla sperimentazione che consente ai suoi clienti di aumentare senza costi la potenza del proprio impianto fino a 6 kw, al servizio pensato per le strutture ricettive che permette loro di rendicontare le sessioni di ricarica e studiare quindi una tariffa per addebitare il servizio agli ospiti. Tutto serve per allontanarci dai combustibili fossili e mitigare l’effetto dei cambiamenti climatici.