Altro accadeva vicino a Palermo, in un terreno confiscato alla criminalità organizzata, nei giorni in cui a fare notizia è stata la cattura di chi era considerato il vertice assoluto di Cosa Nostra. Alla presenza di rappresentanti istituzionali e di organizzazioni della società civile l’11 gennaio 2023 si è concretizzato l’inizio di una storia di rinascita territoriale nel segno della giustizia e dei valori etici: quel giorno sono stati celebrati i primi lavori di posa del parco della legalità di San Giuseppe Jato, dedicato al ricordo del piccolo Giuseppe di Mateo, ucciso proprio dalla mafia quando aveva solo 14 anni. 

Un parco della legalità importante, quindi, perché restituisce alla fruizione libera della cittadinanza ciò che le era stato sottratto e perché nasce da una volontà corale di persone e soggetti diversi: la sua realizzazione è sostenuta sia dalle vendite del libro Green Heroes, che ha raccolto su carta (e aggiorna sul Web) esperienze di imprenditoria virtuosa sul piano sociale e ambientale, sia dal contributo diretto di alcune delle imprese raccontate nelvolume – tra le quali figura naturalmente Banca Etica -. Ed è anche per questa ragione che all’evento di inaugurazione non è mancato l’intervento di Giuseppe Di Stefano, responsabile della filiale palermitana di Banca Etica.

«La realizzazione di un parco urbano, di uno spazio verde aperto alla cittadinanza, ai bambini e ai ragazzi – ha sottolineato Di Stefano – è sempre una azione di bellezza e attenzione verso il mondo che abitiamo. Un parco è nuova fonte di ossigeno, è spazio in cui vivere, incontrarsi. È luogo di relazione. Assume un significato ancora più profondo se si considera che questo parco nasce all’interno del paese di San Giuseppe Jato su un terreno confiscato alla criminalità organizzata, strappandolo all’incuria e all’abbandono. Il parco della legalità Giuseppe Di Matteo è frutto dell’impegno delle commissarie dello Stato: la vice-prefetta Ester Mammana, la vice-prefetta aggiunta Federica Nicolosi, la funzionaria economico-finanziaria Susanna Conte e del coinvolgimento di AzzeroCO2 con il progetto Green Heroes. La presenza di Banca Etica e il contributo alla nascita del Parco, offerto insieme alla cooperativa Placido Rizzotto, realtà parte del Consorzio Libera Terra Mediterraneo (nonché nostra socia e cliente), rafforza il valore di una collaborazione e della nostra attività sul territorio nell’interesse del benessere della collettività e della legalità. “L’interesse più alto è quello di tutti”, del resto, ed è per questo che oggi siamo quì».

Il parco affaccia su un tratto di quella che è denominata valle dello Jato, si estende per circa un ettaro e mezzo e vede già la messa a dimora di oltre 260 piante. A breve verranno realizzati i vialetti che permetteranno un pieno godimento degli spazi e un piccolo parco giochi. Successivamente verranno piantumati altri arbusti e piante officinali. E in attesa che anche questi passi vengano compiuti, dalle parole di condivisione di Stefano ricaviamo un ultimo portato valoriale dell’iniziativa che non va trascurato, la sua decisa impronta femminile. Impronta confermata dalla spinta fortissima che il progetto ha ricevuto per l’impegno di Annalisa Corrado, co-ideatrice e coordinatrice di Green Heroes e responsabile sviluppo progetti innovativi di AzzeroCO2, ovvero la ESCo che oggi coordina la cura dell’area e che – per esempio – segue varie iniziative di collaborazione con i piccoli comuni, inclusi alcuni siciliani, per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili.