«Per anni ha operato nella prevenzione al disagio giovanile e nel contenimento dei comportamenti a rischio, come il bullismo, nei centri giovani e ora continua a farlo in palestra dove, oltre ai corsi tradizionali di arti marziali e pugilistica, si praticano tecniche di meditazione e discipline olotropiche». Così Raffaele Loiacono, della filiale milanese di Banca Etica, parla di Francesco Dal Pino, socio e cofondatore di Ruan Boxing, associazione di promozione sociale nata più di vent’anni fa rivolgendosi alla finanza etica e trasformatasi in associazione sportiva dilettantistica attiva nel quartiere milanese di Lambrate. Fondata da due ex operatori sociali che lavoravano col Comune di Milano affiancando diverse modalità di intervento, interagendo con gruppi di ragazzi che facevano i graffiti per la città, coinvolgendo i giovani coi giochi di ruolo e sviluppando percorsi tramite arti marziali e discipline di combattimento, Ruan proprio su queste ultime attività ha via via puntato, accostando agli sport di combattimento le tecniche di respirazione e meditazione, secondo un approccio olistico ritenuto fondamentale.
E allora non è senza significato scoprire che tra gli attuali collaboratori di Ruan figurano anche due ex utenti del centro giovani dove iniziò a lavorare Dal Pino che, da ragazzi un po’ “agitati” che erano, hanno compiuto un percorso atletico e sportivo che li ha portati a diventare istruttori della palestra. L’associazione sportiva dilettantistica ha infatti mantenuto dalle origini una particolare inclinazione nei confronti dell’azione educativa anche in ottica di prevenzione del disagio.
«Dedichiamo grande attenzione, ad esempio, nei confronti di alcune problematiche emerse ultimamente nella vita dei ragazzi e delle ragazze – sottolinea Dal Pino -, che hanno sviluppato seri problemi di socializzazione durante le chiusure per il Covid-19, sperimentando un isolamento che constatiamo aver avuto delle ripercussioni di carattere psicologico. Qualsiasi luogo di aggregazione che possa smuoverli sia nella vita di relazione sia inducendoli a svolgere attività fisica può essere quindi positivo. E noi cerchiamo di offrire spunti di crescita attraverso lo sport, la passione, le emozioni, per canalizzare positivamente energie e pulsioni che altrimenti potrebbero essere aggressive. Tramite l’insegnamento di certe discipline è possibile infatti trasmettere il valore delle regole e del rispetto reciproco, come pure il significato di un conflitto simmetrico o asimmetrico».
Ruan, che è centro CONI dell’Associazione Pugilistica Italiana, ha un centinaio di utenti e sia Dal Pino che gli altri istruttori che ci lavorano hanno svolto anni di corsi di formazione e abilitazione. Di chi è iscritto ai corsi e frequenta la palestra molte sono le ragazze praticanti di arti marziali e pugilistica, e la squadra femminile è anche quella che sta ottenendo i migliori risultati sul piano sportivo (una delle atlete è stata medaglia d’argento ai Campionati italiani Elite femminili del 2020 e ha indossato la maglia della nazionale ai Campionati europei 2022), ciò anche grazie al supporto finanziario di Banca Etica, «con cui – prosegue Dal Pino – abbiamo stabilito un rapporto di grande umanità, cosa che non è affatto consueta con le banche. Indubbiamente rimaniamo concordi con le linee guida del progetto di Banca Etica, del resto, continuando a considerarci un presidio sociale, benché l’attività principale sia diventata quella della palestra».
A Ruan si rivolgono soprattutto persone giovanissime (10-12 anni), alcune universitarie e – meno frequentemente – adulte fino alla cinquantina, ciascuna in cerca degli effetti psicofisici positivi generati dall’attività sportiva e che vengono espressi secondo modalità diverse. «C’è un aspetto per cui le persone si sfogano e in questo si rigenerano – conclude Dal Pino -, dal momento che il corpo in attività motoria secerne sostanze come la dopamina, l’adrenalina… c’è poi una componente rilevante di socializzazione, di condivisione, e per alcuni soggetti, quelli che si impegnano di più sul lato agonistico, che quindi dedicano a questa attività molto del proprio tempo libero, si aggiunge la componente di messa alla prova di se stessi, alla ricerca dei propri limiti».
Photo Credit: Ruan Boxing
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