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Storia di biscotti, persone e qualità

A cura di Corrado Fontana di Valori.it

 

Frolla Lab è un biscottificio, ma è anche molto più di questo. E nasce ufficialmente il 12 marzo del 2018. «Prima di allora era solo un foglio di carta – ricorda Jacopo Corona –, un business plan elaborato da me e Gianluca Di Lorenzo, ovvero i due soci fondatori che avevano l’intenzione di mettere insieme le loro competenze. Io vengo dal mondo della pasticceria e Gianluca era operatore sociale in un’altra cooperativa, tra noi c’è un’amicizia fraterna. Volevamo dare vita a una nuova impresa e abbiamo promosso una prima raccolta di crowdfunding per finanziare l’avvio. Grazie a quella campagna abbiamo acquisito una prima visibilità importante». 

Dotati di una buona idea e con un inizio fortunato, ai due giovani imprenditori di Osimo (An) ha “detto bene”, e presto sono entrati nel progetto anche dei partner locali, aprendo un biscottificio che ha una la particolarità. Frolla Lab include nel suo organico professionale persone con disabilità, secondo tre modalità. Alcuni sono studenti di un istituto alberghiero che entrano con progetti di inclusione e di scuola/lavoro, e l’opportunità di essere inseriti una volta usciti da scuola; altri sono inseriti direttamente dalla cooperativa o con tirocini di inclusione sociale (Tis), in accordo coi servizi sociali territoriali dei limitrofi comuni di residenza. D’altra parte, sottolinea Corona, «per noi la disabilità è considerata a 360°. E mentre abbiamo predisposto un laboratorio in cui potessero operare anche persone su sedia a rotelle,
proprio per garantire l’opportunità di massima inclusione, abbiamo sempre cercato di allontanare da noi il meccanismo che collega l’acquisto dei prodotti a moti di compassione e solidarietà. Vogliamo creare un’attività lavorativa di qualità e le persone ci devono riconoscere per questo».

E così, oggi, dietro uno slogan («Frolla, uno dei cibi più semplici ma mai banali») e sotto il marchio Frolla Lab si è sviluppata una azienda che cresce. Che in principio
distribuiva i suoi dolci nei piccoli negozi delle Marche, oppure alle bancarelle di feste e sagre, e ora si è aperta al mondo grazie alla vetrina dell’e-commerce. E che ha già inaugurato due Diversamente Bar. Il primo, per la somministrazione di colazioni, torte, biscotti e brioche proprio di fronte al laboratorio di pasticceria; il secondo in forma di chiosco estivo nel Parco delle Rimembranze di Castelfidardo. Ma non solo. Perché, grazie a una seconda campagna di crowdfunding su Produzioni dal basso, l’impresa porterà entro l’estate la propria filosofia e i propri prodotti anche fuori dalla confort zone regionale, attraverso il Frolla Bus, un bar mobile per il quale conta di assumere anche tre nuovi lavoratori.

Illustrazione del Frolla Bus

C’è, insomma, parecchio da fare per Jacopo, Gianluca e i loro colleghi. Ma la cooperativa (sociale di tipo B, cioè di inserimento lavorativo), con sei soci (tre dei quali anche lavoratori), una dipendente e ben 18 persone disabili occupate tra laboratorio e bar, pare attrezzata. «Stanno realizzando un progetto di inclusione lavorativa bellissimo intorno a biscotti buonissimi», ci dice Paolo Ranzuglia della filiale di Banca Etica di Ancona, a conferma di un rapporto ormai consolidato, iniziato da un prestito a tasso agevolato per l’acquisto di una stampante alimentare 3D necessaria a consentire il lavoro di una persona che non aveva l’utilizzo delle braccia.

Biscotti Frolla

E se l’obbiettivo attuale condiviso tra Frolla Lab e Banca Etica è la messa in strada del bar mobile, la relazione va oltre. «Quando cercavamo un istituto di credito che appoggiasse la nostra attività imprenditoriale, in Banca Etica abbiamo trovato una realtà in cui la persona viene prima del sistema. Ci hanno ascoltato raccontare ciò che avevamo in mente, anche se allora non avevamo bisogno di alcun prestito, e con loro abbiamo iniziato un rapporto che potrei quasi definire di amicizia, familiare, nemmeno sembra di stare in banca», conclude Corona.