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Theatre en Vol: La Cittadella delle Arti di Sassari

Theatre en Vol: La Cittadella delle Arti di Sassari

Al 13 di via Giuseppe De Martini, a Sassari, c’è un enorme edificio che nel corso dei decenni è stato protagonista di tante storie diverse. 730 metri quadri che sono stati prima una fattoria, poi un’autorimessa. Poi, per molto tempo, sono stati abbandonati a loro stessi, insieme ai loro 3mila metri quadrati di cortile a cielo aperto. Dimenticati, lasciati nell’incuria fino a quando la cooperativa Theatre en vol non ha deciso che fosse il tempo di riportarli alla luce, rimetterli al centro della scena.

La scelta lessicale non è casuale, visto che si tratta di una cooperativa teatrale: una compagnia che da 34 anni porta teatro, danza, musica e circo per le strade della Sardegna e di tutta Europa. Che porta avanti da 26 anni Girovagando, un festival internazionale di arte in strada. Ma che, oltre all’arte, pensa anche ai territori: quelli che visita occasionalmente e quello che, invece, ha scelto come casa.

«Dopo tanti anni di nomadismo – racconta Michelle Kramers, attrice e socia fondatrice di Theatre en vol – avevamo la necessità di crearci una sede fissa. Nel 2022 abbiamo chiesto un finanziamento a Banca Etica per continuare a portare avanti un progetto che avevamo già intrapreso: acquistare un sito in periferia di Sassari dove realizzare una Cittadella delle Arti Performative e visive, un luogo multidisciplinare ma anche uno spazio pubblico, dove realizzare iniziative con diverse realtà, chiedendoci insieme come l’arte possa migliorare le nostre vite».

Ma la relazione con Banca Etica ha una storia più lunga. Come racconta Giulia Porcu, consulente della filiale di Sassari: «Il rapporto con la cooperativa inizia nel 2015, con l’apertura di un conto corrente e la corresponsione di 5 quote sociali. C’è stata da subito una buona intesa perché si tratta di un’organizzazione molto sensibile alle tematiche socio-ambientali: il nostro legame si basa su questo. Già nel 2014 Banca Etica e Theatre en Vol, all’interno di Girovagando, avevano portato a Sassari lo spettacolo Pop Economix con Alberto Pagliarino».

Nel corso di questi anni la cooperativa ha trasformato gli spazi, lavorando sulla rigenerazione degli edifici senza alterarne la natura, rispettando il più possibile la loro origine. «Puntiamo a un restauro conservativo fino dove possibile, senza trasformare o abbattere edifici», spiega Kramers. L’obiettivo è creare un luogo dove musica, teatro, cinema, danza, arte visive e attività laboratoriali possano incontrarsi.

Gli interventi passati e quelli in atto hanno riguardato innanzitutto il risanamento della struttura, che recava i residui tossici di anni in cui era stata utilizzata come rimessa e ancora oggi contiene strutture in amianto, che bisogna bonificare. Ma la Cittadella, nonostante sia in itinere, ha già iniziato a vivere, ospitando spettacoli teatrali, una tappa del festival Girovagando, un laboratorio scenografico, un punto ristoro. E ci sono tanti altri progetti in campo: uno spazio residenziale per artisti, attività di circo contemporaneo, un orto urbano che conservi le specie della flora sarda: «In Sardegna – ci ha spiegato Michelle – non esiste uno spazio di questo tipo: per questo è un progetto molto ambizioso». In questo momento la cittadella è oggetto di studio da parte di un corso di laurea sulla trasformazione degli spazi attraverso l’arte pubblica dell’Università di Belgrado, che sta lavorando a una progettazione comune con la cooperativa.

La riqualificazione di uno spazio fisico è però solo un tassello di un percorso che guarda alla sostenibilità in senso lato: oltre al lavoro con materiali di recupero, questo progetto declina la propria attenzione al territorio attraverso l’obiettivo di creare un nuovo legame tra centro e periferia. Le strade dei centri storici di Sassari e delle altre città sarde sono state scenario degli spettacoli dei festival di questi ultimi 26 anni. Adesso è convinzione della cooperativa che anche le periferie possano qualificarsi come luoghi di cultura, che Li Punti, la frazione dove lo spazio si trova, possa avere un luogo a disposizione delle tante famiglie con bambini piccoli, di fruizione pubblica. E non solo il quartiere è invitato ad attraversare lo spazio, ma è lo spazio stesso che entra nel quartiere con iniziative nelle scuole e insieme alle altre associazioni. «Questo è fondamentale – spiega – perché non vogliamo rinchiuderci nel nostro orticello, vogliamo essere aperti a tutte le realtà che abbiano con noi un’attinenza in senso etico e estetico. Vogliamo creare un luogo che sia sede di scambio, confronto e collaborazione per fare un passo verso un mondo inclusivo sostenibile e rispettoso».

Un progetto che ha convinto la filiale locale, come confermato da Giulia Porcu: «Penso che Theatre en Vol sia una realtà di spicco della città di Sassari. Grazie a loro, artisti nazionali ed internazionali trovano spazio tra le strade della città e, con il nuovo spazio a disposizione, la cooperativa potrebbe diventare un punto di riferimento stabile sia per il teatro di strada che non».