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Un’altra moneta per aprire nuove strade

Un’altra moneta per aprire nuove strade

In collaborazione con Corrado Fontana, giornalista di Valori.it

Nessuna proposta contro l’euro, ma dall’isola italiana col mare più invidiato al mondo, la Sardegna, giunge una storia che parla di finanza etica, monete complementari, sostegno all’economia locale, energie rinnovabili e plastic free. Concetti e buone pratiche non distanti dal mondo di Banca Etica e di chi legge questo blog, ma con una particolarità piuttosto insolita: a fare da trait d’union in tutto questo è una clinica odontoiatrica di Sassari, lo Studio Massaiu.

E il primo elemento che la rende singolare è la volontà del titolare Giuseppe Massaiu, alfiere dichiarato di “sardità”, di sposare totalmente il progetto della più nota moneta complementare italiana: «Per noi stare in Sardex è molto importante a vari livelli. All’inizio perché ci è piaciuta l’idea fondante, che è quella di mantenere all’interno della Sardegna il valore economico generato qui, poiché il Sardex (che mantiene un’equivalenza di 1 a 1 con l’euro, ndr) può essere speso solo all’interno della Regione. In più aiuta tantissimo ad aumentare il business, perché consente di farsi conoscere: quando uno entra nel circuito trova tante altre persone che la pensano come lui e questo è il primo passo per stringere una relazione. Si crea un processo di vero networking che porta al passaggio di referenze tra le persone e le imprese che partecipano».

E se l’allargamento della propria rete ha un peso di rilievo per ogni azienda, va detto che per lo Studio Massaiu l’adesione al circuito rivela anche un notevole impatto sul piano quantitativo: circa il 9% del fatturato della clinica viene transato in Sardex. La moneta complementare è infatti strumento di pagamento e acquisto usato da moltissime partite Iva, determinando il suo impiego anche per lavori di una certa rilevanza economica. Motivo per cui la clinica, che si vanta di accettare sempre pagamenti al 100% in Sardex, sfrutta questa disponibilità a sua volta rivolgendosi a società fornitrici in ambiti differenti, dai servizi di pulizia alle attività di marketing e cartellonistica, alla pubblicità su radio e tv. E così oggi la clinica occupa 25 persone in una sede da 500 metri quadrati con un bacino d’utenza che va oltre Sassari e il nord dell’isola, ricevendo clienti da altre regioni d’Italia e persino dall’estero. Un successo che si riverbera anche nell’intensa attività di formazione e consulenza che vede al centro la promozione del modello di business dello studio.

Ma non è tutto. Perché – lo dicevamo in principio – lo Studio Massaiu esprime una visione ambientale definita, mettendo al bando la plastica in ogni fornitura e pratica dove sia possibile. Parte della sua energia proviene inoltre da un nuovo impianto fotovoltaico – finanziato tramite Banca Etica – e le sue emissioni di CO2 sono compensate completamente dalla gestione di una porzione di bosco piantato nelle vicinanze. «La mia personale visione – spiega Massaiu – è molto orientata verso l’ecologia e il benessere sociale, oltre che al benessere personale, e quindi chi meglio di Banca Etica poteva darle soddisfazione. Sapere dove vanno a finire i miei soldi e come vengono utilizzati i miei risparmi è fondamentale, e Banca Etica è l’unico istituto che te lo consente. So che utilizza le mie risorse per sostenere aziende a loro volta etiche oppure persone che ne hanno reale bisogno. In più ho trovato una banca che funziona bene, dove non ho mai incontrato alcun addetto commerciale che mi sia saltato sul collo per propormi prodotti finanziari non richiesti».

In qualche modo, insomma, allo Studio Massaiu ritengono che affidarsi a Sardex e Banca Etica dia forma a una naturale complementarietà, con un significativo tratto comune, conclude Massaiu: «Tanto per l’una che per l’altro si parla con persone e non con entità, quindi puoi avere un rapporto interpersonale e condividere la visione etica dell’utilizzo del tuo denaro».