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Gruppo di Iniziativa Territoriale di Banca Etica

#Toomuchmoney – Spettacolo Teatrale

L’INGRESSO è LIBERO, ma è NECESSARIO registrarsi dal link “Informazioni sui biglietti”.

#toomuchmoney

Atto unico in quattro scene di Luciano Modica, interpretato da Giancarlo Latina e Giorgia D’Acquisto, per la regia di Erika Barresi.

L’idea di messinscena prende spunto dal tema dell’uso irresponsabile del denaro, dall’inclinazione al sovra indebitamento, talvolta motivato da un’attitudine al consumo compulsivo e, sempre più spesso, da patologie legate al gioco d’azzardo nelle sue svariate forme.

La pièce è strutturata in quattro scene distinte, interpretate dagli attori Giancarlo Latina e Giorgia D’Acquisto, per la regia di Erika Barresi. Il registro, pur nella drammaticità dell’argomento trattato, è volutamente leggero e le situazioni comiche spingono sul pedale del paradosso. Le scene si susseguono tra loro legate da una fantomatica Agenzia Finanziaria di Prestito al Consumo, “Prestiti Espressi Senza Complessi”, non dissimile tra le tante che oggi pubblicizzano in ogni dove la concessione di finanziamenti facili e a tassi, apparentemente, molto convenienti.

In un’economia che fa del consumo e della circolazione vorticosa del denaro le sue architravi, il singolo si trova schiacciato dall’esigenza di poter utilizzare quanto più denaro possibile, disancorandolo dal valore che rappresenta, o che dovrebbe rappresentare. L’identità si liquefà e si sovrappone alla moneta che da mero strumento diventa fine, scopo ultimo.

RATEIZZARE TUTTO

Oggi è possibile rateizzare praticamente tutto, dall’acquisto degli elettrodomestici, al più classico acquisto dell’auto, fino ad arrivare all’abbonamento in palestra o alle cure mediche dentistiche.

L’esiguità di ogni singola rata sembra fatta appositamente per indurre il consumatore a ritenere poco significativo l’impatto della stessa sul proprio equilibrio finanziario mensile.

Purtroppo, le cronache registrano sempre più spesso un carico d’indebitamento del singolo individuo che, non di rado, arriva a esuberare le entrate mensili e, soprattutto, rende impossibile fronteggiare ogni eventuale spesa imprevista e spesso ineludibile, come quelle legate alle condizioni di salute.

GIOCARE

Discorso a parte meritano le problematiche legate al gioco più o meno d’azzardo che inducono nello scommettitore delle pericolose sindromi di dipendenza, in tutto e per tutto assimilabili alle dipendenze da sostanze stupefacenti o alcol.

Da questo punto di vista i problemi legati alle scommesse nelle sue varie forme, dalle slot machine, alle sale bingo fino ai comunissimi “gratta e vinci”, hanno assunto dimensioni tali da costituire un autentico allarme sociale.

Quando giocare diventa la cosa più importante, anche più della famiglia, del lavoro e dei soldi risparmiati, significa che si è superato il confine tra divertimento e dipendenza, tra abitudine occasionale e malattia.

In Italia questa patologia colpisce circa 900.000 persone, ma «il trend è in continua crescita soprattutto a causa del web, dove non solo accedere al gioco d’azzardo è più facile, ma dove è anche più semplicenascondersi agli occhi degli altri» spiegaFedericoBaranzini, psichiatra e psicoterapeuta, esperto in disturbi di personalità e dipendenze patologiche a Milano.

Chi usa il gioco d’azzardo in maniera ricreativa e lo fa occasionalmente, difficilmente incorre nella dipendenza. Tuttavia, se questo tipo di persona affronta un fattore molto stressante nella sua vita (licenziamento, divorzio) o un passaggio generazionale (pensionamento, maggiore età), può capitare che inizi a utilizzare il gioco più frequentemente non più come divertimento, ma come evasione e distrazione. Può sviluppare più facilmente dipendenza chi ha già a posteriori un disagio psicologico, magari un’infanzia problematica con genitori dipendenti da droghe o gioco d’azzardo.

Queste persone hanno elementi di familiarità e vulnerabilitàe per loro il gioco diventa un regolatore emotivo, quasi un antidepressivo.

Infine, c’è la categoria di persone con problemi psicologici o psichiatrici:in questi casi lo sviluppo di Dipendenza dal gioco d’azzardoè frequente perché la patologia si presenta spessoin accompagnamento ad altri disturbi psicologici, come quello ossessivo compulsivo o quello antisociale della personalità.

Il progetto teatrale è stato immaginato dal coordinamento sud dei soci e delle socie di Banca Etica, Istituto di Credito che fonda la sua mission proprio sull’uso etico e responsabile del denaro, ed è stato prodotto dall’Associazione Culturale Fabula Rasa di Siracusa.

Lo spettacolo arriva a Bari con la collaborazione del Gruppo di Iniziativa Territoriale (GIT) Bari e BAT Bancaetica – Socie e Soci GIT Bari-BAT

Per informazioni: git.bari-brindisi@bancaetica.org