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Roma, Cooperativa San Saturnino – Prendersi cura delle persone da 0 a 107 anni

In collaborazione con “Italia che Cambia” – Testi di Daniel Tarozzi “Ci occupiamo delle persone da  zero a centosette anni”. Una frase, questa di Marilena Nocente, che sintetizza bene il lavoro della Cooperativa Sociale San Saturnino Onlus, della quale è presidente.

La Cooperativa è nata a Roma nel 1979 come associazione di volontariato, dall’idea di un gruppo di donne che si erano prese cura della famiglia e avevano iniziato un’esperienza di assistenza domiciliare agli anziani del territorio. Con il tempo, l’associazione si è poi evoluta in Cooperativa Sociale specializzandosi nella promozione, progettazione e nella realizzazione di servizi psico-socio-sanitari ed educativi per tutte le età, dai bambini agli anziani.

Oggi la Cooperativa conta centoundici soci collaboratori ed è una tra le realtà più importanti a Roma nel campo dell’assistenza verso bambini, anziani e famiglie in difficoltà e nell’emergenza sociale.

La cooperativa – spiega Marilena – gestisce diversi servizi, sia residenziali (tre case famiglia) e semi residenziali (spazi baby) per bambini, sia domiciliari per famiglie in difficoltà. Inoltre gestiamo altri servizi di emergenza sociale  per anziani (domiciliari e un centro diurno) e per persone senza fissa dimora (unità di strada), lavorando a stretto contatto con la pubblica amministrazione”.

Un esempio del lavoro della Cooperativa con i più piccoli è la Casa Famiglia “Il Giardino”: un centro residenziale che accoglie bambini da zero a dieci anni in due unità abitative.
“Qua succedono tante belle cose. Intanto c’è la vita, ci sono i bambini e tutto quello che un bambino comporta – spiega Elisabetta Temperini, assistente sociale e responsabile della Casa Famiglia -. I bambini che sono nella struttura sono sottoposti a provvedimento del tribunale di Roma, i genitori per vari motivi non possono occuparsi di loro e il Tribunale decide che sia la Casa Famiglia a occuparsene in attesa di trovare una situazione più stabile. I nostri assistenti ed educatori sono formati secondo pratiche ben precise, si occupano dei bambini per tutto il giorno, ruotando su turni, e cerchiamo di stabilizzare la loro posizione per evitare di cambiare il punto di riferimento per i bambini.”

Uno dei punti di forza della Cooperativa Sociale San Saturnino, oltre che la professionalità degli operatori, è la garanzia nel riconoscere ai soci un adeguato riconoscimento contrattuale: “La nostra identità sta nell’aver investito sul valore del lavoro sociale, c’è un lavoro enorme che fanno assistenti ed educatori impegnati in questi settori che non fa notizia. Quello che chiediamo è di tenere alto il livello della professionalità di cura, per evitare l’improvvisazione, e di essere al passo con i tempi rispetto alle nuove emergenze. Per ottenere questo, bisogna riconoscere una stabilità del lavoro, ecco perché tutti gli assistenti hanno un contratto a tempo determinato o indeterminato”.

Con Banca Etica, il rapporto è stato da subito qualcosa di più rispetto a un semplice confronto tra banca e cliente. La Cooperativa ha incontrato Banca Etica in un momento particolare di difficoltà per l’accesso al credito a causa dei ritardi dell’amministrazione pubblica nel pagamento delle forniture. Questo aveva creato delle difficoltà nel poter pagare anche gli stipendi degli assistenti e degli educatori, punto cardine della Cooperativa.  Banca Etica ha dato credito alla Cooperativa, evitando cosi la situazione di stallo venutasi a creare.
“Banca Etica ha poi incoraggiato attivamente i nostri progetti, stando al fianco dei principi operativi della Cooperativa e condividendone le opportunità e i rischi da affrontare” spiega Marilena Nocente “Abbiamo avuto un dialogo continuo con loro, questo spesso non accade con altre banche. La lettura degli impatti sociali di un attività che fa Banca Etica è quello che la rende più aderente ad organizzazioni tipo le nostre”.
La decisione di entrare in Banca Etica è stata un processo condiviso anche con la base sociale della Cooperativa: “pur con diverse responsabilità, la scelta di diventare soci l’abbiamo fatta come Cooperativa incontrandoci e discutendone insieme”. Con l’obiettivo di divenire sempre più un soggetto attivo nel territorio, consolidando allo stesso tempo le proprie radici.