Dimensione del testo
ALTO CONTRASTO (CHIARO)
ALTO CONTRASTO (SCURO)
FONT ACCESSIBILI
icon-git

GIT Trieste Gorizia

Gruppo di Iniziativa Territoriale di Banca Etica

Querciambiente gioca a “I giochi delle banche” per una finanza etica

Lo scorso mercoledì 14 dicembre abbiamo avuto il piacere di essere ospitati presso la sede di Querciambiente, per una sessione di educazione finanziaria a partire dal gioco da tavolo “I giochi delle banche”. Tra i giocatori ci sono state persone della Cooperativa padrona di casa, lo stesso Presidente Dario Parisini, e membri del Gruppo di Acquisto Solidale di Muggia.

L’ambiente era molto ospitale e ci forniva una atmosfera perfetta: un grande tavolo attorno a cui riunirci, tanti materiali colorati attorno a noi, tra cui delle composizioni provenienti da precedenti laboratori di riciclo e riuso degli oggetti: una festa per gli occhi. Proprio quello che ci voleva per far partire un gioco in cui veniva simulata la vita di una città, con i suoi componenti e attori: famiglie, istituzioni, operatori economici e finanziari, un mini-mondo che durante il gioco evolveva e si trasformava.

Ogni volta che proponiamo “I giochi delle banche” ad un pubblico diverso, lo svolgimento delle fasi di gioco cambia, e in qualche modo fa venire fuori le esperienze dei giocatori. In questa sessione di gioco, più e più volte nella “città immaginaria” si sono sviluppate delle attività nei servizi sociali… e non poteva essere altrimenti, per dei professionisti del settore!

“I giochi delle banche” infatti è un gioco di ruolo che propone una riflessione su denaro e finanza, e che si rivolge in particolare ai giovani e alle associazioni interessate alle tematiche della sostenibilità: per questo i soci volontari di Banca Etica lo hanno già portato in centinaia di scuole in tutta Italia. Spesso riteniamo che la finanza sia una materia troppo complicata, e finiamo per disinteressarci di quello che succede ai risparmi che entrano nel circuito economico. “I giochi delle banche” vuole rendere palese il legame tra il denaro e la realtà in cui viviamo: qual è la connessione tra il risparmio e i beni comuni, la legalità, la povertà? Esiste un solo tipo di finanza, connotata negativamente dalla recente crisi finanziaria, o possiamo esaminare più sfumature, fino a quelle del risparmio come “motore” del cambiamento sostenibile? Sono queste alcune delle domande che questo gioco vuole stimolare.

Anche in questa occasione di gioco, i partecipanti hanno scelto se interpretare il ruolo di una famiglia, o di un operatore del mondo della finanza, provando ad entrare un po’ nel “personaggio”, per scoprire il dietro le quinte dei meccanismi della filiera dell’economia sociale, produttiva, speculativa. In questa realtà simulata ci siamo divertiti ad inserire anche alcuni “imprevisti e opportunità”, legati a ciò che avviene a livello istituzionale, governativo, fiscale, internazionale. Abbiamo parlato della speculazione sul prezzo cibo, della differenza tra grandi catene della distribuzione e negozi alimentari di quartiere, mentre le scelte effettuate durante il gioco illustravano le conseguenze “non economiche” delle azioni economiche dei giocatori.

Il bello di questo gioco, anche per noi facilitatori, è che ogni volta i risultati e i punteggi ottenuti sono diversi. Finiti i “soldi di carta” (che assomigliano a quelli del Monopoli…), è cominciato il vero dibattito, e abbiamo potuto proseguire sulla base delle domande che ci venivano rivolte dai presenti. Bisogna sempre avere sotto mano qualche copia della rivista “Valori” o del libro “Non con i miei soldi”; per rispondere a tutto, per fortuna, c’è ampio materiale divulgativo messo a disposizone dal sistema culturale del circuito di Banca Etica.

“Perchè non si parla di queste cose?”, è stata una domanda che abbiamo ricevuto. Eppure, la trasparenza sui finanziamenti erogati è possibile.

Forse pensare all’educazione finanziaria sembra noioso? Magari è per questo che in Italia il grado di alfabetizzazione economico finanziaria non si posiziona ai livelli migliori rispetto alla media europea? Occasioni come queste ci ricordano che l’argomento ci riguarda tutti, ed è possibile anche discuterne divertendosi.

Perchè la finanza è un gioco. O forse no?

Potrebbero interessarti anche

Etica e cooperativa

Bilancio 2023: come sono state utilizzate le liberalità?

Pubblicato il
22/04/2024

Storie ad impatto positivo

CIAO: un ponte tra carcere, famiglia e territorio

Pubblicato il
19/04/2024

Finanza etica

Uno strumento a difesa del risparmio

Pubblicato il
17/04/2024

Storie ad impatto positivo

CEAR, proteggendo le persone rifugiate

Pubblicato il
11/04/2024

GIT Trieste Gorizia

CON LA FINANZA E IL GIT, ABBIAMO MOLTO GIOCATO…

Pubblicato il
23/03/2017