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GIT Trieste Gorizia

Gruppo di Iniziativa Territoriale di Banca Etica

Una tesi di master su Banca Etica: la Slovenia guarda verso di noi.

Martedì scorso, durante l’orario di apertura del Punto Informativo soci di Trieste in via Donizetti 5/A, ho avuto la possibilità di intrattenere una interessante ed approfondita conversazione su Banca Etica e sulle attività del nostro GIT.

Avevo concordato un appuntamento con Jerneja Grmadnik, che mi ha contattata per la sua tesi di master per la Facoltà di science sociali a Ljubljana (FDV), nel settore del Management di organizzazioni non profit.

Il titolo della sua tesi è “Il supporto delle banche sociali alle imprese sociali: Case study Banca Etica“.

Spledido, mi sono detta, è un’ottima occasione per confrontarsi con dei contatti dall’estero, peraltro nostri vicini.

Jerneja, che parla un ottimo italiano, è libera giornalista di professione. La chiacchierata si rivela una vera e propria intervista, che fa parte di una serie di incontri che Jerneja ha già tenuto ad esempio con Mario Crosta, Direttore di Banca Etica fino all’anno scorso, o con realtà finanziate da Banca Etica sul territorio triestino (come la interessante iniziativa di Irvin Pavin, proveniente dal Bangladesh, che nei pressi del centro ha aperto un negozio di prodotti alimentari d’importazione, che è diventato anche un’occasione di scambio culturale).

Già da precedenti discussioni del GIT, sapevo che in Slovenia un gruppo di ex dipendenti di banca volevano cimentarsi in una iniziativa per certi versi simile alla Cooperativa verso la Banca Etica, però non avevo avuto modo di avvicinarli. Jerneja per la sua tesi ha incontrato anche loro, e ha aggiunto che un progetto simile si sta avviando anche in Croazia, dove secondo lei l’avanzamento lavori è ad uno stadio più avanzato.

Dunque, il caso di studio approfondito nella sua tesi è proprio quello della nostra Banca Etica.

Jerneia mi racconta che è già da diversi anni che segue le vicende di Banca Etica, che incontra suoi esponenti, e che in queste occasioni è rimasta colpita dalla cordialità e accoglienza delle persone con cui ha parlato.

Mi domanda perchè ho iniziato a svolgere volontariato in questo settore.

Le rispondo che a suo tempo, più di dieci anni fa, ho scelto questa come una finestra sul mondo dell’associazionismo e del volontariato, che mi permetteva di vedere molte iniziative di impegno civile e sociale, e di supportarle con uno strumento di struttura, insomma dare una mano a chi dà una mano.

Sappiamo entrambe che le esperienze di banche eticamente orientate presenti all’estero sono molte, e tutte adattate alle caratteristiche del territorio, diverse per statuto e tipologia. Un recente articolo del blog nonconoimieisoldi ha citato lo studio di Fair Finance Germania, che confronta diversi istituti finanziari tedeschi, pubblicando una cartina di tornasole sul loro livello di eticità, e segnalando la Triodos Bank, che investe su ambiente, cultura e società. Nella “alleanza globale per fare finanza basandosi su valori sostenibili” (GABV, Global Alliance for Banking on Values) le banche associate GABV mostrano che la contaminazione verso un fare banca più sostenibile è un bisogno sentito in molte parti del mondo.

Prima di salutarla, mi rendo conto che, a distanza di anni, l’attualità recente ha portato delle motivazioni aggiuntive.

E’ diventato sempre più pressante capire l’argomento della economia e della finanza, che non vede molti spazi di divulgazione.

Anche se sono enormi le masse economiche movimentate dal sistema finanziario, ben più significative dei bilanci dei governi degli stati nazionali, rimane importante orientarsi presto su come stanno i rapporti di forza economici, e dove ci sono comunque delle leve di influenza che il cittadino può adoperare in prima persona.

Ne parliamo sempre durante le sessioni di educazione finanziaria nelle scuole, dedicata ai giovani che cominciano a capire come muoversi nella società che hanno ereditato. Per chi vuole farsene un’idea, rimando alla lettura di un precedente articolo, in cui il nostro socio Davide Martini racconta la sua esperienza con i ragazzi.

Paola Machetta

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