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Gruppo di Iniziativa Territoriale di Banca Etica

“Abusi in provincia di Siracusa nell’accertare l’età dei minori migranti”

Simona Cascio (ass. Accoglierete) e presidente Arci Siracusa: “I giovani sono stati avviati agli esami senza considerare eventuali tutori e mediatori culturali. Sono operazioni in totale disprezzo della legislazione sui minori stranieri non accompagnati”

L’accertamento dell’età anagrafica è particolarmente rilevante nei confronti dei minori stranieri non accompagnati che giungono privi di documenti di riconoscimento nel nostro Paese (sono oltre 14.000 i minori giunti sulle coste italiane nel 2014, dei quali circa 4.000 hanno fatto perdere le proprie tracce allontanandosi dai centri di accoglienza, con l’elevato rischio di essere preda di varie forme di sfruttamento).

Finora non c’era una disposizione di legge che individuasse un metodo, singolo o integrato con altri, ritenuto corretto, né si indicavano i presidi in cui operare l’accertamento dell’età, né, tantomeno, la legge obbligava a indicare il margine di errore, sistemico o biologico, di ogni singolo referto. Così il rischio di fornire false certezze alle autorità giudiziarie o amministrative che chiedevano l’accertamento era evidente. Per questo motivo è avvenuto che le prassi sono diventate legge, con pericoli di trattamenti diversi sul territorio nazionale. “L’età “biologica” o “fisiologica” ricavabile da esami quali lo sviluppo puberale, la maturazione scheletrica, l’ecografia utero-ovarica e i dosaggi ormonali, non consente di stabilire con esattezza l’età cronologica di una qualsiasi persona”, dichiara il dr. Enzo Pezzino, ex endocrinologo all’università di Catania.

Questa è una difficoltà che contrasta con il diritto, che invece richiede certezze. Finora l’accertamento dell’età biologica dei minori stranieri senza nessun documento veniva attuato con la radiografia del distretto mano-polso secondo il metodo Greulich e Pyle, che stabilizza l’età scheletrica dal confronto tra il grado di ossificazione della mano e del polso della persona interessata a tabelle di riferimento basate su radiografie di bambini e adolescenti nati a Cliveland (Ohio) nel secolo scorso (tra la prima e la seconda guerra mondiale). Nel frattempo la popolazione mondiale si è sviluppata in positivo nella costituzione fisica. Pertanto è questo un metodo la cui attendibilità è in grado di offrire solo un certo grado di certezza. Inoltre, bisogna ricordare che lo scopo originale, sia del citato metodo, sia di un altro (Tanner e Whitehouse) non era la determinazione dell’età cronologica, ma la valutazione della differenza tra età cronologica e biologica in diverse condizioni, sia sotto l’aspetto fisiologico, per stimare il potenziale di crescita residuo, sia sotto l’aspetto clinico, per diagnosticare e monitorare malattie croniche, turbe nutrizionali e carenze ormonali.

Gli studiosi Benso e Milani in un loro approfondito saggio spiegano che se l’età cronologica è il tempo intercorso dalla nascita al momento dell’esame, ed è definita allo stesso modo per tutti, l’età biologica è il grado di maturazione raggiunto dal soggetto al momento dell’esame, che varia da soggetto a soggetto, perché ciascuno matura con il suo ritmo, anche in assenza di patologie; ne consegue che: “La variabilità individuale nel ritmo dello sviluppo corporeo rende incerto l’uso dell’età biologica come sostituito dell’età cronologica”. E continuando: “Ci sono da considerare anche altri dati che concorrono all’indeterminazione della valutazione della maturazione scheletrica quali l’imprecisione della valutazione che è l’errore sull’età scheletrica da parte dell’operatore che esamina una radiografia il quale può dare importanza a certe caratteristiche morfologiche rispetto ad altre, quindi sottostimare o sovrastimare il grado di maturazione di un soggetto; l’imprecisione di discrezionalità dell’operatore nella lettura della radiografia; e l’errore dell’osservatore, che rileva la variabilità biologica. Esiste quindi un’ampia e inevitabile variabilità nella maturazione osservabile tra soggetti coetanei in simili condizioni di vita e di salute, anche per soggetti appartenenti alla stessa etnia e classe sociale (variabilità biologica)”.

Tutto ciò aveva portato a una decisione: dichiarare che il 94% dei soggetti con una data maturazione scheletrica ha età cronologica compresa in un intervallo di ±2 anni attorno all’età media corrispondente a tale grado di maturazione. Eppure anche su questa decisione Benso e Milani affermano: “Ma l’entità di questa variabilità biologica deve essere sempre indicata nel referto, in caso contrario non ha significato dal punto di vista scientifico”.

Concludendo gli autori asseriscono: “La confusione concettuale tra imprecisione nella valutazione e incertezza nella stima dell’età cronologica è assai diffusa tra radiologi ed endocrinologi”. Il risultato finale è che il diritto si ritrova con problemi irrisolti su questa materia soprattutto perché la maggioranza dei minori oggi proviene dall’Asia e dall’Africa mentre le tabelle di riferimento sono datate e riguardano minori anglosassoni. Aggiunge il dr. Enzo Pezzino: “In sintesi, poiché l’accrescimento scheletrico e dentario è caratterizzato da un ritmo più rapido nelle età più giovani e più lento a mano a mano che ci si avvicina ai 18 anni, il margine di errore, più contenuto nei bambini, aumenta con l’avvicinarsi all’età adulta, e può arrivare anche a 5 anni. Per noi endocrinologi già a 17 anni il minore ha completato la sua fase di crescita quindi come si può giungere a un accertamento corretto dell’età?”.

Giunti alla fine di questa disamina vogliamo capire com’è situata la realtà territoriale siracusana in cui persistono molte comunità alloggio di minori stranieri di nazionalità differenti. “Ci sono stati abusi anche qui in provincia con l’avviamento di minori, contro la loro volontà, all’accertamento dell’età senza considerare eventuali tutori e mediatori culturali”, afferma Simona Cascio, membro del consiglio direttivo dell’associazione Accoglierete (l’associazione di tutori che si occupa dei minori stranieri non accompagnati nella provincia). “Sono operazioni in totale disprezzo della legislazione sui minori stranieri non accompagnati esistente in Italia che, recependo i trattati internazionali e le direttive europee, è tenuta ad applicare il Supremo Interesse del Minore e la sua non discriminazione. Ciò significa che in caso d’incertezza sulla minore età è il giudice che dispone una perizia e se permangano ancora dubbi sulla minore età, questa è presunta nell’interesse del minore”.

C’è l’ultima Direttiva 2011/36/UE recepita in Italia con DL 24/2014 la quale dichiara: se sussistano dubbi sulla minore età s’interviene attraverso una procedura multidisciplinare condotta da personale specializzato, secondo procedure appropriate che tengano conto delle specificità relative all’origine etnica e culturale del minore. Su questa questione voi… – non mi lascia il tempo di finire la Simona che dichiara: “Si! È la nuova normativa fondamentale perché stabilisce il procedere alla determinazione solo nei casi in cui sussistano fondati dubbi, poi introduce per legge il concetto di procedura multidisciplinare nell’accertamento superando l’utilizzo della sola radiografia mano-polso che pone tante incertezze. tenendo così in giusta considerazione l’origine etnica e culturale del minore nei criteri di determinazione dell’età; con ciò si pone fine a criteri che non garantiscono l’integrità psichica del minore; bisogna ricordare che questo già avviene in altri Paesi europei. Insisto! È doveroso tenere in giusta considerazione il racconto del minore e la sua situazione”. 

L’associazione Accoglierete come si sta adoperando su questa faccenda? “Siamo presenti nella provincia e verifichiamo i centri di accoglienza dei minori; proprio per questo motivo a fine settembre il consiglio direttivo di Accoglierete ha avuto un incontro con il presidente del tribunale dei minori di Catania, che sovraintende tutta la Sicilia orientale, presentando le criticità esistenti nel sistema di accoglienza, comprese quelle riguardanti l’accertamento dell’età. Devo dire che il presidente, insieme ai giudici presenti, si è dimostrato attento e sensibile alle nostre preoccupazioni, ha risposto a tutto ciò che chiedevamo portandoci a conoscenza delle loro decisioni. Nel caso specifico dell’accertamento dell’età la disposizione è che esiste un’èquipe multidisciplinare al policlinico di Catania, abbastanza specializzata, fa cente capo alla dott.ssa Emanuela Caruso. E’ questa la sola struttura cui tutti i centri di accoglienza dovranno rivolgersi a tale scopo”.

Si supereranno così gli eventuali abusi sull’accertamento dell’età. “Certamente, perché per noi far capire ai minori che entrano nel nostro Paese che la legge esiste e che li tutela, dopo tanti pericoli passati, è importante per il loro inserimento e integrazione insieme all’amore che riversiamo su di loro”. È portandoci dietro il suo grande entusiasmo e sorriso che lasciamo Simona Cascio, persona più che sensibile dell’associazione Accoglierete.

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